Cronaca

Cagliari, uomo si dà fuoco in un'aula del Tribunale dei minori

CAGLIARI, 19 FEBBRAIO 2013- Protagonista del folle gesto, avvenuto questa mattina intorno alle nove a Cagliari, è un uomo di 44 anni di origini tunisine che avendo perso la patria potestà dei figli ha deciso di darsi fuoco in un'aula del tribunale minorile.

Secondo la ricostruzione dell'accaduto, l'uomo in un primo momento ha cercato di salire al piano superiore dell'edificio, forse per parlare con un magistrato della sua situazione, subito dopo è entrato in un'aula dove stava iniziando un'udienza penale. Nella stanza erano presenti il pubblico ministero, il cancelliere e il giudice che sono stati i testimoni della tragica vicenda. Il quarantaquattrenne una volta fatto il suo ingresso nell'aula, si è diretto verso il pubblico ministero appoggiando sul tavolo una busta contenente tre fotografie dei suoi figli e dopo aver detto alcune frasi riguardanti i bambini ha estratto dalla tasca una bottiglietta e si è versato addosso il contenuto per poi darsi fuoco con un accendino. [MORE]

Arso dalle fiamme l'uomo, mentre usciva dalla stanza per cercare di raggiungere l'ascensore che porta al piano superiore, è stato aiutato da uno degli impiegati del Tribunale. Successivamente sono intervenuti un'altro impiegato e un brigadiere dei carabinieri che ha spento le fiamme con un estintore. Soccorsi che sono stati fondamentali per la sua vita. Il quarantaquattrenne è stato poi trasportato all'ospedale dal 118 e visitato dai medici che hanno affermato che in 15 gironi dovrebbe guarire.

Il motivo scatenante, pare essere la decisione, presa circa un mese fa, da parte dei giudici di avviare le pratiche di adozione dei suoi tre figli, di 9, 10 e 12 anni, avuti con una compagna sarda. Da quel momento da quanto dichiarato dalla presidente della comunità musulmana a Cagliari, Sulaiman Hijazi, sarebbe iniziata la disperazione dell'uomo.

(Foto da: fivet-napoli.com)

Cristin Stella