Cronaca
Business delle acque miracolose, denunciate 39 persone
ANCONA 02 FEBBRAIO 2012- Usare la fede e la disperazione delle persone affette da malattie, talvolta anche gravi, per ottenere denaro in cambio, questo è ciò che facevano la biologa Enza Maria Ciccolo e altre trentotto persone.
Un vero è proprio business, che si basava sulla vendita di acque miracolose provenienti dai più famosi santuari, quali Lourdes e Fatima, che avrebbero portato alla guarigione da tutti i tipi malattie per le persone che le avessero acquistate. Le acque a luce bianca, il cui costo andava dai 100 ai 200 a flacone, avrebbero permesso di tornare a uno stato di benessere e superare ogni tipo di patologia senza l’utilizzo di un aiuto esterno e interrompere così le cure tradizionali. Promesse a cui hanno creduto più di cinquecento persone di diversa età, ceto sociale e residenti in diverse città Italiane che avevano letto online o erano venuti a conoscenza per sentito dire, delle proprietà miracolose di tali acque. Proprietà curative che hanno acceso la speranza e fatto leva sulla disperazione di molti cittadini portandoli ad affidarsi alle cure della biologa e dei suoi collaboratori.
Una truffa in piena regola, estesa in tutta Italia che partiva dallo studio Giba della dottoressa a Numana (Ancona), che ha portato alla denuncia da parte dei carabinieri di Ancona, Milano, Venezia e Bari di 39 persone con l’accusa di associazione a delinquere, truffa, lesioni, esercizio abusivo della professione.[MORE]
Inoltre, nelle diverse città italiane quattro studi medici sono stati posti sotto sequestro e il laboratorio nel quale le acque magiche erano create e preparate. Preparazione, che avveniva senza autorizzazione ministeriale, che è possibile porterà all’accusa per il reato di immissione in commercio di sostanze vantanti proprietà terapeutiche.
Foto da: gabriella50.wordpress.com
Cristin Stella