Politica

Berlusconi: piena fiducia in Tremonti, ma subito la riforma del fisco

Roma, 1 giugno 2011. – La pesante sconfitta elettorale subita dal centrodestra nel corso delle ultime elezioni amministrative non cambia i piani dell’esecutivo e del Premier Silvio Berlusconi.
Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, ha infatti affermato "Il governo Berlusconi non si dimette ed ha intenzione di proseguire la sua azione, innanzitutto sul terreno delle riforme, avendone già realizzate alcune assai significative, riforma della scuola, dell’università, semplificazione amministrativa, federalismo fiscale, e avendo assicurato al Paese la tenuta dei conti pubblici".[MORE]


Il segretario del Pd Bersani è tornato invece a chiedere le dimissioni del Premier i cui problemi ha detto “paralizzano l’Italia. La maggioranza di oggi non è più quella uscita dalle urne alle politiche del 2008. Ormai andiamo avanti da mesi col pilota automatico, mentre abbiamo bisogno di riprendere la strada e avviare nuove riforme, istituzionale, elettorale, dei sistemi di comunicazione, riforma della giustizia per i cittadini, dei costi della politica, riforma fiscale, liberalizzazione, del lavoro per risolvere il problema della precarietà”.


Per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il rilancio dell’azione di Governo resta così l’obiettivo unico e non più procrastinabile al fine di recuperare i consensi perduti e anzi guadagnarne di nuovi, da porre in essere inoltre prima che abbia luogo la verifica sulla tenuta della maggioranza, richiesta per altro anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.


Non a caso infatti durante la cerimonia per la festa della Repubblica del 2 giungo prossimo, parlando con i giornalisti nei Giardini del Quirinale, il Premier ha prima negato ogni ipotesi di sue dimissioni a fronte dell’esito del voto, e ha poi annunciato, tra le altre la riforma del fisco, al di là delle perplessità espresse da Umberto Bossi sul contenuto delle sue disposizioni, invitando il Ministro dell'Economia Tremonti ad “aprire i cordoni della borsa”, come per notare che i consensi passano anche da lì.
 

SAVERIO CARISTO