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CATANZARO - L’Azienda non ha messo in atto alcun “mobbing”: infatti la sezione Lavoro della Corte d’Appello di Catanzaro, riconoscendo fondate le motivazioni addotte dall’ufficio Legale dell’azienda, ha accolto l’appello alla precedente sentenza di 1° grado, con la quale il dr. E.I. aveva ottenuto il riconoscimento di un “illegittimo demansionamento” con il pagamento di un risarcimento danni di €100.000,00. [MORE]
Sulla scorta del dispositivo dell’organo giuridiszionale, tale importo oltre agli accessori di Legge, dovranno essere restituiti dal medico all’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio.
La pronuncia è da ritenersi significativa alla luce dell’abuso del termine “mobbing” che appare impropriamente invocato nei rapporti di lavoro.