Cronaca
99 Posse aggrediti da neofascisti a Velletri
VELLETRI (RM), 7 GIUGNO 2013 - La storica band napoletana dei 99 Posse, nata nell'omonimo centro sociale della città, ha subito una violenta aggressione da parte di un gruppo di neofascisti vicino al luogo in cui doveva esibirsi nella serata di ieri.[MORE]
Verso le 22:30 Zulù, uno dei componenti della band, aveva appena parcheggiato l'auto nei pressi del pub Passo Carrabile, quando è stato immediatamente assalito da una ventina di persone che esponevano simboli di estrema destra. Ha poi lui stesso raccontato la terribile vicenda su Facebook raccontando di essere stato aggredito «con cinture ed altri oggetti atti a offendere».
I 99 Posse sono stati costretti ad annullare il live, scusandosi con i presenti, e hanno deciso di non sporgere denuncia «perché crediamo che l'antifascismo non si pratichi in quegli stessi tribunali che assolvono gli assassini di Stefano Cucchi e comminano 100 anni di carcere a 10 compagni per qualche vetrina rotta a Genova. L’antifascismo si fa nelle strade».
Gli aggressori, subito dopo la violenza, sono scappati nel momento in cui la sicurezza locale è intervenuta, mettendoli in fuga ed evitando che, a parte graffi, abrasioni e lievi ferite riportate da Zulù ed il fonico della band, potesse succedere qualcosa di più grave.
Il cantante della band ha definito la vicenda «Un’aggressione dei neofascisti, un fatto grave che si inserisce in una sempre più preoccupante recrudescenza dell’estremismo fascista in Europa e in Italia. Il 5 Giugno a Parigi, nei pressi della centralissima Saint-Lazare, è morto in seguito alle percosse ricevute da tre naziskin Clément Méric, studente della facoltà di Scienze Politiche di appena 18 anni. Nella notte dello stesso 5 giugno una molotov è stata lanciata contro il portone del centro sociale Astra 19 nel cuore del Tufello a Roma, al piano terra di una casa popolare abitata da decine di persone. Anche in questo caso, chiara la matrice fascista, nel clima avvelenato della campagna elettorale per le Comunali a Roma».
Valentina D'Andrea