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TORINO 13 GIUGNO 2013- Mentre le piccole aziende muoiono, le grandi applicano un piano di ristrutturazione; insomma, la peggio è sempre per i lavoratori che vengono licenziati.
Sta succedendo alla Tnt Global Express che in questi giorni sta per lasciare a casa 854 dipendenti; solo nella sede di S. Mauro si parla di circa 300 esuberi.
"La disoccupazione involontaria è la peggior sorte che possa accadere a un uomo. Fai tutto quello che ti pare opportuno, ma non licenziare mai i lavoratori". Così, Camillo Olivetti disse al figlio Adriano quando gli affidò la direzione dell'azienda. Un uomo di enorme sensibilità da cui bisognerebbe prendere esempio.
Nella mattinata dell’11 giugno c’è stato un presidio davanti alla sede di San Mauro T.se.
Una delegazione è stata ricevuta dall’ad Tony Jakobsen che ha confermato i licenziamenti definendoli «l’unica strada per salvare la presenza del gruppo in Italia». [MORE]
Il 17 giugno a Roma è previsto un incontro con i sindacati nazionali.
I dipendenti stravolti, aggiungono:«Il nostro governo lavora proprio bene TNT 854 licenziamenti immediati non c'è rispetto per la dignità umana; gli imprenditori danno la colpa alle tasse è vero, però, aumentano il loro fatturato sfruttando la manodopera all'estero».
La maggior parte del personale è entrato giovanissimo in azienda, mediamente vi è un’anzianità lavorativa di circa 25 anni e un’età media dei dipendenti di circa 45 anni; anche coloro che hanno raggiunto i 20 anni sono stati celebrati dall’azienda per dedizione, impegno e professionalità che sono state le armi vincenti.
Nonostante gli elogi, l’Azienda ha riservato ai suoi dipendenti il trattamento peggiore: una Società Multinazionale dotata di certificazioni etiche che si considera leader nel settore e che ha sempre dichiarato le risorse interne un patrimonio importante.
Con TNT i dipendenti hanno condiviso proposte per iniziative umanitarie e con essa si sentivano parte integrante di “una famiglia” che ora li ha delusi amaramente voltandogli le spalle.
I dipendenti a TNT: « Ci hai chiesto suggerimenti per far funzionare bene l’Azienda e, noi tutti, ti chiediamo, vista la provata professionalità di mantenere il nostro lavoro in Italia».
La mia solidarietà a tutte le famiglie danneggiate da un disastroso problema economico di sistema; una piaga che colpisce tutti gli individui a livello mondiale ma che preoccupa il futuro dei nostri figli, gli unici puri a non avere colpa per avere ereditato una società del genere.
Gian Luca Cossari