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BOLOGNA – Rischia da 3 a 7 anni di carcere un’anziana signora di 82 anni di Bologna. I reati sono di violazione di sepolcro e sottrazione di resti; reati cosiddetti contro il sentimento religioso e contro la pietà dei defunti.
La donna voleva trasferire le spoglie dei suoi genitori dal cimitero di Zola Pedrosa ad un altro a Modena e, poiché la burocrazia si stava dimostrando troppo lenta, aveva architettato un piano per il trasferimento “fatto in casa”.
La donna ha infatti chiamato gli operai del cimitero dicendo che avrebbe voluto depositare due urne, contenenti le ossa di parenti, nel sepolcro di famiglia.[MORE]
Gli operai le hanno subito depositate , accorgendosi però della loro eccessiva leggerezza.
I custodi del cimitero si sono accorti poi, che il sepolcro era stato chiuso male e dopo un controllo hanno verificato che all’appello mancavano delle urne, quelle presenti erano le nuove, vuote.
Denunciato il fatto ai carabinieri, le forze dell’ordine si sono recati a casa dell’anziana che ha confessato l’azione illegale e ha consegnato le urne piene.
In teoria la donna sarebbe potuta essere arrestata, ma il pm ha preferito evitare.