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8 marzo "Non Una di Meno", l'Italia è viola. in 37 piazze, sciopero contro la violenza di genere
8 marzo "Non Una di Meno", l'Italia è viola. in 37 piazze, sciopero contro la violenza di genere. La Giornata Internazionale della Donna ricorda i femminicidi (20 le donne uccise da inizio 2023), la violenza fisica, psicologica ed economica in una società dove la donna deve ancora scegliere tra famiglia e lavoro
"Se ci fermiamo noi, il mondo si ferma".
Oggi, per la Giornata Internazionale della Donna l'Italia si tinge di fucsia, il colore del movimento "Non Una di Meno" che per l'occasione sciopera (è il settimo anno consecutivo) e scende in piazza in 37 città italiane contro la violenza maschile sulle donne e ogni forma di violenza di genere. Ma non solo. E' anche uno sciopero contro la guerra, il disastro ecologico, l'inflazione, ogni forma di discriminazione e di razzismo.
A Roma è prevista "una performance collettiva di denuncia" per ricordare le vittime del naufragio di Cutro e un flash mob che ha come tema "la sottrazione dallo sfruttamento del lavoro produttivo e riproduttivo".
A Milano i cortei sono due: uno parte alle 9:30 da largo Cairoli con gli studenti e uno alle 19 da piazza Duca D'Aosta, dedicato a tutta la città.
A Torino le attiviste del movimento scendono in piazza affinchè l'8 marzo "non sia il giorno delle mimose e dei proclami istituzionali, ma sia una giornata di lotta e di riposo dal carico del lavoro produttivo, domestico e riproduttivo".
A Trieste, la manifestazione sfila lungo le vie del centro ed è rivolta anche "contro la tortura del 41bis" e "la repressione e la 'sicurezza' gestita dalle forze dell'ordine, violenta e oppressiva".
L'onda fucsia attraversa tante altre città da Alessandria, Asti, Cuneo, Genova, Venezia, Trento a L'Aquila, Firenze, Pisa, Modena fino a Bari, Cagliari, Catania e Palermo.
Anche quest'anno, la Giornata Internazionale della Donna è segnata dai femminicidi (sono già 20 le donne uccise da inizio 2023), dalla violenza fisica, psicologica e economica in una società dove la donna ancora fatica a sedere in posti apicali e continua a dover scegliere tra famiglia e lavoro.
Ma non va meglio nel mondo. Secondo le Nazioni Unite, una donna viene uccisa ogni 11 minuti da un membro della sua stessa famiglia. Sempre i numeri delle Nazioni Unite dicono che circa 383 milioni di donne e ragazze vivono in condizioni di estrema povertà, anche a causa delle persistenti disuguaglianze. Al ritmo attuale - infine - i dati Onu stimano che ci vorranno altri 300 anni per raggiungere l'uguaglianza di genere.