Cronaca

42 anni di carcere per l'assassinio di Alice Gruppioni, investita in luna di miele a Los Angeles

BOLOGNA, 26 SETTEMBRE 2015 - Il 3 agosto 2013 un tragico incedente a Los Angeles ha stroncato la vita di una giovane 32enne italiana, dopo due anni il suo assassino è stato condannato a 42 anni di carcere. La pesante condanna è rivolta all’americano Nathan Louis Campbell che con la sua auto si era gettato in velocità contro un gruppo di persone sulla spiaggia di Venice, uccidendo Alice Gruppioni, di Bologna, che si trovava in luna di miele con il marito, Chirstian Casadei.

Lo scorso giugno Campbell, 40 anni, è stato dichiarato colpevole di omicidio di secondo grado (preterintenzionale), e adesso il tribunale ha decretato circa l’ammontare della pena, che sarà da un minimo di 42 anni fino all’ergastolo. Tra le motivazioni della sentenza della Superior Court di Los Angeles per una pena così pesante c’è anche che “non ha mostrato sufficiente pentimento per l’accaduto”. 

Dal racconto dello stesso assassino a un senzatetto, riportato all’epoca sul Los Angeles Times, pare che Campbell avesse avuto intenzione di investire uno spacciatore, perché che non gli aveva dato metanfetamine, nonostante egli avesse pagato 35 dollari. [MORE]

Sembra questo quindi il motivo di una corsa sfrenata, che ha colpito la vittima in pieno mentre il marito cercava di portarla in salvo dentro a un portone, non riuscendoci. La ragazza poi era stata trascinata per diversi metri sul cofano dell’auto prima che cadesse sulla strada battendo la testa. Alice è morta pochi minuti dopo, tra le braccia del marito che cercava di soccorrerla.

Sono ben 18 i capi di accusa di cui Campbell è responsabiele. Oltre all’omicidio è colpevole per aver ferito le altre persone coinvolte nell’incidente e per non aver prestato soccorso alle vittime.

(foto dal sito www.ilgiornaledelmolise.it)

Michela Franzone