Cronaca

30 chilometri di coste a rischio

OTRANTO (LECCE) 16 MAGGIO 2014 - Dato il forte rischio crolli nelle zone balneari, molte località che insistono nei territori tra Leuca e Otranto non saranno aperte per i turisti. I divieti sono arrivati all'ultimo momento, causando notevoli disagi agli operatori del settore.

Secondo il sindacato, per le stesse zone è stato prima rilasciato il permesso legale del Comune, poi le forze dell'ordine hanno disposto il sequestro dei centri balneari a rischio, causando così la bancarotta per molti operatori. Il problema è la mancata tempestività di azione: perché aspettare Maggio?[MORE]

In più, secondo il sindacato:"(...) quando lo studio (si riferisce al Pai, Piano ambientale idrogeologico) è stato redatto nessuno si è preso la briga di andare a vedere cosa c'era scritto. E nessuno è intervenuto". A complicare la situazione ci sarebbero i mancati controlli subacquei, per un piano dai divieti già annunciati, ma al quale si provvede solo ora.

Si parla di 30 chilometri di coste prima ritenute idonee e che ora sono pericolose: il turismo pugliese avrà sicuramente ricadute pesanti, soprattutto in vista della prossima estate e non si è sicuri sulla mappatura delle aree a rischio.

"Abbiamo dovuto chiamare tutti i clienti che hanno prenotato e sospendere tutte le prenotazioni" spiegano gli operatori, stracciando anche gli eventi in calendario per l'estate 2014. La sicurezza è fondamentale, ma un po' di tempo in più concesso agli operatori forse avrebbe causato minori disagi.

(www.quotidianodipuglia.it)

Annarita Faggioni