Politica
260 milioni di Euro a Taranto: la soluzione dopo la protesta dell'indotto Ilva a Roma
ROMA, 14 FEBBRAIO 2015 - Partita ieri a Roma la manifestazione degli autotrasportatori Ilva e degli imprenditori dell'indotto: la protesta arriva dopo una prima manifestazione dell'indotto (sempre a Roma) e l'occupazione della Città dei Due Mari da parte degli autotrasportatori. Ad accompagnare gli organizzatori della seconda manifestazione a Roma il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno.
Il sindaco è stato ricevuto e ascoltato per due ore dal Premier Renzi nella giornata di ieri: il risultato è un nuovo prestito ponte per Ilva (260 milioni di Euro) che andranno a coprire le fatture dell'indotto, con l'intento di dare stabilità all'intero tessuto produttivo ionico. La rassicurazione sul nuovo finanziamento per pagare i fornitori arriva anche dal Ministro Delrio.[MORE]
Lupi: "Fermare la protesta"
Il Ministro Lupi ha chiesto all'indotto tarantino di concludere la protesta, viste le nuove rassicurazioni ottenute dal Governo. Per il prossimo 18 Febbraio, è previsto un incontro a Roma con i rappresentanti dell'indotto, per definire le modalità dei pagamenti, che partiranno dal prossimo 5 Marzo.
"Siamo stanchi di ricevere promesse mai mantenute. A Taranto servono atti concreti, non prededucibilità che significa altre incertezze, visto che solo in caso di utili saranno tali somme divise a tutte le aziende creditrici" spiegano gli organizzatori. Si spera che il nuovo incontro a Roma con il Ministro Lupi possa finalmente placare gli animi.
"(...) in quell'incontro potremo verificare lo stato dei lavori della commissione parlamentare sul decreto per l'Ilva di Taranto e valutare insieme eventuali nuove iniziative in merito" spiega il ministro Lupi, mentre gli autotrasportatori tarantini hanno confermato di voler proseguire finché non ci saranno certezze in merito alla vicenda.
(Foto plug.it)
Annarita Faggioni