Economia
25 le banche europee bocciate dalla BCE: presente anche l'Italia
FRANCOFORTE SUL MENO, 26 OTTOBRE 2014 - Bilancio critico per le banche europee sottoposte ai test della Banca Centrale Europea. Con riferimento ai bilanci dell’anno 2013 ben 25 banche su 131 sono state bocciate dai controlli effettuati dalla BCE registrando un deficit di 24,2 miliardi di euro.
I test di controllo della BCE bocciano 25 istituti di credito, presenti le banche italiane
Tra questi 25 istituti di credito sono nove le banche italiane respinte ai testi di controllo della BCE: Montepaschi. Carige, Creval, Banco Popolare, Popolare di Milano, Popolare di Sondrio, Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Cinque di queste banche però sono immediatamente corse ai riparti con opere di rafforzamento durante l’anno 2014 e la stessa BCE ne è a conoscenza. Diversi sono stati anche gli interventi di rafforzamento patrimoniale da parte di istituti di credito europeo durante l’anno corrente, che hanno permesso alla Banca Centrale Europea di fare un quadro completo della situazione.
Considerando questi interventi sono solo tredici gli istituti europeei classificati dalla BCE come carenti economicamente di 9,5 miliardi, tra cui rientrano quattro istituti italiani: Montepaschi, Carige, Bpm e Popolare Vicenza, la cui inefficienza è pari a 3,3 miliardi. Le restanti nove sono: due istituti del Belgio, due della Slovenia, due della Grecia, una banca dell'Austria, una dell'Irlanda ed infine una banca di Cipro.
La situazione economica della Bpm e della Popolare Vicenza è in miglioramento grazie a delle opere patrimoniali annoverate dalla Banca d’Italia. Di conseguenze sono solo due le banche italiane bocciate dai test della BCE con un deficit patrimoniale di 2,9 miliardi così suddivisi: Montepaschi per un totale di 2,111 miliardi, mentre Banca Carige per 814 milioni.[MORE]
Le valutazioni della BCE, che hanno tenuto conto delle varie attività di bilancio unite ai cosiddetti stress test, ha così illustrato una situazione generale abbastanza critica con 25 banche bocciate e con un deficit di capitale pari a 25 miliardi.
In una nota emessa proprio dalla Banca Centrale Europea si legge: “12 di queste 25 banche hanno già coperto questo sportula con aumenti di capitale per un totale di 15 miliardi nel 2014”. Di conseguenza sono 13 le banche europee completamente bocciate, che presentano una carenza patrimoniale di 10 miliardi. Tutte le tredici banche bocciate sono chiamate a presentare “piani di ricapitalizzazione entro due settimane dall’annuncio dei risultati” come si legge da una nota ufficiale della BCE.
La Banca d'Italia rassicura: "questi risultati confermano solidità complessiva sistema bancario italiano"
La Banca d’Italia ha sottolineato e confermato quanto i test di controllo effettuati dalla BCE con il supporto dell’autorità europea Eba, abbia illustrato uno scenario critico e difficile per l’economia italiana. Nel comunicato stampa della Banca d’Italia si legge: “ Lo scenario avverso è stato appositamente costruito in modo da costituire una vera prova di resistenza delle banche a situazioni estreme. Nel caso italiano lo scenario è molto sfavorevole perché ipotizza una grave recessione per l’intero periodo 2014-16, dopo quella già sofferta dall’economia italiana nel 2012-13, che faceva seguito a quella del 2008-09; ipotizza inoltre un riacutizzarsi della crisi del debito sovrano. Questo ipotetico scenario utilizzato nella simulazione configurerebbe quindi un collasso dell’economia italiana, con gravi conseguenze ben oltre la sfera bancaria”.
Non c’è da preoccuparsi stando a quanto si legge sempre dal comunicato della Banca d’Italia, che rincara: “questi risultati confermano la solidità complessiva del sistema bancario italiano, nonostante i ripetuti shock subito dall’economia italiana negli ultimi sei anni”.
Inoltre un punto da non sottovalutare e da tenere in considerazione è il differente livello di aiuto ricevuto rispetto agli altri stati europei. E’ proprio la Banca d’Italia a sottolineare quanto le banche europee siano state maggiormente aiutate e supportate: “Secondo i dati pubblicati da Eurostat, i sistemi bancari e finanziari di vari Paesi dell’area dell’euro hanno beneficiato negli anni scorsi di cospicui interventi da parte dei governi: quasi 250 miliardi in Germania, quasi 60 in Spagna, circa 50 in Irlanda e Paesi Bassi, poco più di 40 in Grecia, circa 19 in Belgio e Austria e quasi 18 in Portogallo. In Italia il sostegno pubblico è stato di circa 4 miliardi”.
Emanuele Ambrosio
(foto: hispanidad.com)