Cronaca
25 aprile, omaggio di Mattarella all'altare delle Patria a 70 anni dalla Liberazione
ROMA, 25 APRILE 2015 –A 70 anni dalla Liberazione dai nazi-fascisti, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha deposto una corona di fiori al sacello del milite ignoto, sull'altare della Patria. Insieme al Capo dello Stato erano presenti il Presidente del Senato Piero Grasso, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il vice presidente della Camera Roberto Giachetti, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Presidente della Corte Costituzionale Alessandro Criscuolo. Erano inoltre presenti le autorità locali: il sindaco di Roma Ignazio Marino, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il prefetto di Roma Franco Gabrielli, il questore di Roma Nicolò D'Angelo.
Giunto in Piazza Venezia alle 9.45 il Presidente è stato accolto da un lungo applauso della folla, che forse ricordava ancora quando, appena eletto presidente della Repubblica, Mattarella ha subito fatto visita alle Fosse Ardeatine. Un gesto che fa comprendere quanto siano importanti per il Capo dello Stato la lotta di Resistenza e Liberazione. Anche in altre occasione egli ha fatto intendere cosa significhi per lui il 25 aprile: “una festa di libertà e di speranza che ricorda quel che abbiano conquistato grazie al sacrificio di tanti e che abbiamo il diritto e dovere di conservare e preservare". [MORE]
Durante le celebrazioni al milite ignoto, il premier, Matteo Renzi, ha abbracciato un anziano partigiano di 93 anni, Aldo Tommasino Rodriguez Pereira. Il partigiano racconta l'incontro con il presidente del Consiglio. "Mi ha detto 'grazie per la libertà io gli ho spiegato che per la libertà di questo Paese ho perso tutta la mia famiglia. Sono rimasto solo io, ma sono un uomo libero, siamo tutti liberi”.
In tutte le città d’Italia sono state previste per oggi molte manifestazioni.
(foto dal sito video.repubblica.it)
Michela Franzone