Cultura e Spettacolo
200 opere di Ricardo Rousselot in mostra all'Instituto Cervantes di Roma
ROMA, 10 MARZO - L’Instituto Cervantes di Roma, in collaborazione con Turespaña e l’appoggio del IED di Roma presenta per la prima volta in Italia la mostra “Letras & marcas. Calligrafia & branding” di Ricardo Rousselot. Da mercoledì 14 marzo la Sala Dalí dell’Instituto Cervantes (piazza Navona, 91) ospita l’esposizione che raccoglie il lavoro del graphic designer e calligrafo argentino classe 1936, attraverso una retrospettiva di oltre 200 opere, la maggior parte originali, a cura di Carlos Rousselot.[MORE]
Tra i grandi maestri della scrittura a mano di fine 900, Rousselot ha saputo rinnovare il ruolo della calligrafia nell’arte e nel disegno grafico. Il suo amore e la sua sensibilità per la lettera gli hanno permesso di dare vita ad una miriade di marchi, loghi e brand nei quali ha lasciato impressa la sua straordinaria facilità nell’uso della piuma e del pennello, perpetuando l’arte della bella scrittura. Nelle sue creazioni la cura per i piccoli dettagli e il rigore sono elementi imprescindibili.
Art director, illustratore e fotografo per studi in Spagna, Stati Uniti e in Germania, Ricardo Rousselot è autore di iconici esempi di graphic design contemporaneo, come la copertina di Playboy Magazine del dicembre 1967, l’unica completamente disegnata a mano, sotto la direzione artistica di Wes Wilson.
La mostra “Letras & Marcas. Calligrafia & Brandig” resterà esposta a Roma fino al 21 aprile 2018 e si potrà visitare gratuitamente dal mercoledì al sabato dalle ore 16 alle 20. Al vernissage - in programma mercoledì 14 marzo alle ore 18.30 - interverranno l’artista Ricardo Rousselot, il curatore della mostra, Carlos Rousselot e Juan Carlos Reche, direttore dell’Instituto Cervantes di Roma. In occasione del finissage, inoltre, Ricardo Rousselot terrà un workshop all’IED - Istituto Europeo di Design di Roma, il 20 e 21 aprile. Info e iscrizioni: cultrom@cervantes.es e cultrom1@cervantes.es, tel. 06 85373629/28.
(notizia segnalata da Umberto Di Micco)