Estero

20 le vittime del terrorismo in Francia. Hollande: "Proteggeremo i nostri cittadini"

PARIGI, 10 GENNAIO 2015 – Ciò che è accaduto negli ultimi giorni a Parigi sembra qualcosa di incredibile, di inverosimile. Per oltre 48 ore la Francia ha subito attacchi continui, iniziati quando tre uomini si erano introdotti nella redazione del quotidiano satirico francese Charlie Hebdo, uccidendo con disumana crudeltà ben 12 persone. L’incubo per i francesi sembra essere finito ieri sera quando sono stati uccisi i tre terroristi.

La battaglia finale è avvenuta poco dopo le 17.00 quando gli uomini ricercati sono stati trovati. Sembra che ad aprire il fuoco siano stati i due terroristi, usciti allo scoperto con i loro kalasnhikov. I militari hanno risposto ferendo i fratelli Kouach e liberando prima di tutto l’ostaggio che è stato subito portato via con un elicottero. Nel conflitto è rimasto ferito almeno un agente di polizia.

In realtà si è poi scoperto che gli ostaggi erano due, oltre a Micheal Catalano, il tipografo 27enne, è rimasto all’interno dell’edificio anche un altro dipendente della tipografia, che però è riuscito a nascondersi e a inviare messaggi con il telefonino grazie ai quali sono state fornite importanti informazioni alle forze dell’ordine.

Le forze dell’ordine avevano tentato una negoziazione con i terroristi, nonostante il clima sempre più surriscaldato dalla sparatoria che a Parigi stava avvenendo in un negozio kosher, il terrorista aveva preso sei ostaggi, tra cui un bambino di appena sei mesi, chiedendo la liberazione dei fratelli Kouachi. Alla fine nessuna forma di negoziazione è stata possibile e la polizia ha reagito con il fuoco. Il bilancio di vittime dall’attentato al Charlie Hebdo è di venti morti. La Francia non pagava un tributo così alto al terrorismo dal 1961, quando una bomba dell’Oas esplose sul treno Strasburgo-Parigi. [MORE]

Nella tarda serata di ieri è arrivata la rivendicazione di Al Qaeda che attraverso un suo componente ha spiegato che gli attentati sono stati messi in atto come un messaggio di vendetta a difesa dell’onore del Profeta e ha invitato la Francia a smetterla di attaccare l’Islam, pena altre azioni di carattere terroristico.

Il presidente francese Francois Hollande durante la conferenza stampa di ieri sera al ministero dell’Interno ha rivolto il proprio apprezzamento a coloro che hanno preso parte alla gigantesca opera di cacci all’uomo e poi ha aggiunto: “Saremo implacabili contro il razzismo e l’antisemitismo. Saluto il coraggio dei nostri soldati ma il nostro lavoro non è finito”. "Proteggeremo i cittadini”. Il presidente ha poi inviato un messaggio di speranza alla Nazione: "La Francia è stata già vittima di aggressioni terroristiche che però abbiamo fermato”.

Stamane una nuova riunione di crisi è in corso all’Eliseo con il presidente Hollande. L’incontro vuole fare il punto su quanto successo e sulle misure di sicurezza ancora in atto, ed evocare i prossimi appuntamenti, a cominciare dalla marcia di domani. Sono presenti il Premier Manuel Valls, i ministri della Difesa Jean-Yves Le Drian, dell’Interno Bernard Cazeneuve, della Giustizia Christiane Taubira e della Cultura Fleur Pellerin, oltre a rappresentanti dei servizi di sicurezza.

(foto dal sito www.corriereadriatico.it)

Michela Franzone