Economia
20 anni della moneta europea nata il 1° gennaio 1999
FRANCOFORTE, 31 GENNAIO - Il 1° gennaio, saranno 20 anni dall'entrata in vigore dell'Euro, quale valuta di riferimento del continente europeo negli scambi bancari e internazionali.
La moneta comune è utilizzata da 340 milioni di europei, adottata da undici dei quindici paesi EU, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, parte di un insieme istituzionale sostenuto diligentemente dalla fine della seconda guerra mondiale, ha visto e superato negli ultimi anni le diverse crisi politiche e controverzie di coloro che ne avevano previsto il suo fallimento.
Nato dal trattato di Maastricht del 1992, che determinava i parametri che gli Stati membri dovevano rispettare per partecipare alla nuova valuta: deficit pari o inferiore al 3% del PIL; rapporto tra debito e PIL inferiore al 60%, fu lanciato il 1 gennaio 1999, inizialmente solo per le transazioni contabili. E’ solo dal 1° gennaio 2002 che l’Euro fa la sua comparsa nei portafogli europei con banconote e monete per l’uso comune.
La moneta unica europea, si colloca sulla realizzazione di un quadro unico per le banche centrali, l'Eurosistema, edificato attorno alla Banca centrale europea (BCE) e alle banche centrali nazionali.
L'Eurosistema sovrintende la moneta unica in modo indipendente, secondo un mandato semplice (mantenimento della stabilità dei prezzi) e un unico obiettivo (inflazione leggermente inferiore al 2% a medio termine).
L'Europa, anche grazie all’Euro, ha iniziato a riordinare la sua giungla fiscale. Una nuova direttiva entrerà in vigore domani 1 gennaio 2019 per tassare le società che trasferiscono artificiosamente i loro profitti verso i paradisi fiscali. Il rating di popolarità dell'euro secondo gli ultimi sondaggi, sembra essere il più alto.
Luigi Palumbo
Fonte immagine Les Echo