1° Maggio, Festa del lavoro: una ricorrenza che parla di sofferenze e conquiste
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 1 MAGGIO 2014 - In Italia, come in numerosi altri Stati, si celebra oggi la ricorrenza della Festa del lavoro, un'occasione di enorme importanza per festeggiare tutti coloro che contribuiscono con la propria professione a far crescere il Paese economicamente, socialmente e culturalmente,ma anche per ricordare tutti coloro che hanno contribuito alla conquista dei diritti fondamentali e al miglioramento delle condizioni dei lavoratori.
La celebrazione del 1° Maggio, infatti, riporta alla mente innazitutto le battaglie operaie iniziate nella seconda metà dell'800 negli Stati Uniti. Grazie al ripetersi di numerose manifestazioni di associazioni di lavoratori, infatti, si giunse alla conquista delle 8 ore lavorative, superando finalmente i precedenti disumani orari di lavoro e ottenendo la promulgazione di una legge specifica negli Usa e successivamente anche in Europa.[MORE]
Proprio in questa fase, però, ebbero purtroppo luogo anche i gravissimi incidenti di Chicago che hanno dato vita alla ricorrenza della Festa dei lavoratori. Nei primi quattro giorni del maggio 1886, infatti, si verificarono momenti di forte tensione tra lavoratori e polizia all'ingresso della fabbrica di macchine agricole McCormick e le forze dell'ordine intervenirono ripetutamente sparando sulla folla, provocando morti e feriti fra i lavoratori e gli stessi poliziotti.
Oggi, parlare di 1° Maggio significa certamente ricordare coloro che perirono in nome dei diritti di tutti i lavoratori futuri. Significa però anche interrogarsi sulla strada che il mondo del lavoro ha imboccato, e comprendere coscientemente quali e quanti diritti dei lavoratori possano ancora essere chiamati tali.
Nell'attuale condizione di crisi questa ricorrenza diventa soprattuto un momento di riflessione e una giornata essenziale per riconoscere le conquiste che le precedenti generazioni di lavoratori ci hanno lasciato in eredità, imparando forse anche ad apprezzarle e difenderle dalle minacce esterne di un mondo che spesso rincorre il profitto senza ricordare il valore del singolo lavoratore.
Valentina Vitali
(Foto: www.manifestosardo.org)