Economia

18 milioni di Euro per l'industria conserviera campana

NOCERA SUPERIORE (SA) - Nella giornata del 28 giugno, Invitalia ha firmato un contratto di sviluppo per il potenziamento del comparto conserviero in Campania con cinque aziende locali. Il programma di crescita industriale riguarderà i territori del distretto agroalimentare di Nocera-Gragnano e, in particolare, i comuni di Pagani (SA), Striano (NA), Castel San Giorgio (SA), Acerra (NA) e Nocera Superiore (SA).

[MORE]L’investimento complessivo stanziato dai firmatari è di 17,9 milioni di euro, di cui 12,5 concessi da Invitalia, a cui si aggiungono ulteriori 1,7 milioni - di cui 1 messo a disposizione da Invitalia - destinati a finanziare un progetto di ricerca per la produzione di molecole bioattive a partire dai sottoprodotti delle cinque aziende firmatarie. Tali investimenti saranno in grado di generare – a pieno regime - 48 nuovi posti di lavoro.

“Questo investimento - ha dichiarato Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia - conferma l'attenzione che rivolgiamo ai progetti di crescita dell'agroalimentare, uno dei settori portanti dell'economia italiana e campana in particolare. Grazie agli incentivi e alle semplificazioni burocratiche del contratto di sviluppo, continuiamo a sostenere, soprattutto al Sud, le imprese che puntano a modernizzare i sistemi di produzione e ad agire in un'ottica di filiera per competere meglio sui mercati nazionali e internazionali”.

L'accordo è stato siglato - oltre che da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia - da Silvestro Oliva, amministratore unico Sica, Guglielmo Rega, consigliere delegato Agriconserve Rega, Gianluigi Di Leo, amministratore delegato Calispa, Davide Sorrentino, amministratore unico I.C.C.A., Daniele Mara Attianese, amministratore unico Attianese.

Proprio Silvestro Oliva ha sottolineato come il settore conserviero resti “tra le principali forze produttive della regione Campania” e, malgrado le difficoltà del settore agrario campano “la filiera delle conserve alimentari resta la più radicata e diffusa nel territorio”.

Daniele Basili