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17 aprile – Oggi è la settima Giornata mondiale dell’emofilia, malattia che fin oggi ha colpito circa 37.000 persone, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità in Europa. L’emofilia è una malattia genetica, che a causa della mancanza di una proteina nel sangue determina insufficienza nella coagulazione del sangue.[MORE] La patologia è distinta in tre gruppi: l’emofilia A (più diffusa), l’emofilia B e l’emofilia C (la meno grave). Il paziente affetto può avere sanguinamenti ripetuti a carico di alcune articolazioni e, perfino, gravissime emorragie. La vita del malato diventa particolarmente difficile e limitata, soprattutto perché in parecchie regioni mancano le strutture adeguate, che possano fornire un’assistenza multispecialistica. La conseguenza è che i pazienti, già provati dalla malattia, debbano a spostarsi in luoghi parecchio lontani dalla propria zona abitativa per potersi curare, fatto rischioso se si pensa ai casi di urgenza emorragica. Per questo motivo Gabriele Calizzani, presidente della FedEmo, sostiene la necessità di adeguamento su tutto il territorio nazionale con Centri all’avanguardia in grado di fornire un’assistenza tempestiva. Lo slogan scelto è “Insieme facciamo Rete!”, a testimonianza delle differenziazioni di praticabilità nei vari Centri regionali italiani. Quindi, è importante partecipare tutti insieme e cercare di rimanere un’Italia unita davanti alle necessità.