Cronaca

162° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato

CATANZAZARO, 08 MAGGIO 2014 - “Il 162° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato è un’occasione per fare un punto sulla situazione del territorio provinciale di Catanzaro sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, la cui tutela va ascritta esclusivamente alle donne ed agli uomini della Polizia di questa provincia ai quali, pertanto, tutti i catanzaresi possono guardare con fiducia ed ai quali il Questore rivolge un saluto affettuoso.”

Nella mattinata di sabato 10 maggio, in tutte le città d’Italia verrà celebrato il 162° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.

In questa provincia la cerimonia si terrà in Catanzaro, con inizio alle ore 10:00 presso il Centro Polifunzionale della Polizia di Stato sito in questa via Barlaam da Seminara.
Quest’anno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha scelto come tema celebrativo l’espressione “Esserci Sempre” che vuole valorizzare il contributo dato dalla Polizia di Stato, nel corso del tempo, alla crescita e al progresso del nostro Paese, attraverso il coraggio e l’abnegazione dei propri appartenenti.

Infatti, la Polizia di Stato, sta operando, in modo sempre più intenso, per diffondere il concetto di “sicurezza partecipata” che, attraverso il modello di cittadinanza attiva e una condivisa cultura della legalità, mira ad assicurare ai cittadini il bene prezioso della sicurezza e della pacifica convivenza.


Corollario della sicurezza partecipata è il consenso della collettività, non solo in termini di apprezzamento dei risultati conseguiti dalla polizia, ma anche di condivisione delle linee di azione, mediante ampie forme di collaborazione e di sostegno alle quotidiane attività delle Forze dell’Ordine.
La manifestazione di sabato, improntata al massimo della sobrietà, sarà partecipata dal Prefetto e dalle massime Autorità istituzionali.

Nelle pagine che seguono si fornisce una sintesi dei risultati conseguiti i dati dall’attività svolta dalla Polizia di Stato nelle sue varie articolazioni, in questa provincia, nel periodo compreso tra il 1 aprile 2013 al 31 marzo 2014.[MORE]
 
ANALISI DELLA DELITTUOSITA’ - AZIONE DI CONTRASTO

La conformazione geografica della provincia di Catanzaro, con la città capoluogo che si colloca tra i “due mari”, influenza anche la ripartizione del territorio in macro- aree di interesse sotto il profilo criminale: la fascia tirrenica con la città di Lamezia Terme, la fascia ionico–soveratese, il capoluogo con i suoi quartieri.
Nel comprensorio lametino è radicata la presenza delle cosche “storiche” che, attraverso il frequente uso della violenza e gli atti di intimidazione, sono dedite prevalentemente a reati di tipo estorsivo, incidendo negativamente sull’economia del territorio.

Per quanto riguarda la città capoluogo, si è rilevata una progressiva affermazione di gruppi di etnia rom che, dalle attività delinquenziali tradizionali, quali i reati contro il patrimonio e le estorsioni, stanno acquisendo la gestione, quasi in via esclusiva, del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
L’azione di contrasto validamente svolta dall’Autorità Giudiziaria, si è sviluppata in tutte e tre le aree sensibili, con risultati di notevole rilievo.


OPERAZIONI DI P.G. della SQUADRA MOBILE

Il 5 aprile 2013 venivano sottoposte a fermo di indiziato di delitto 4 persone di cittadinanza romena, senza fissa dimora, ritenute responsabili del reato di ricettazione. Gli stessi venivano trovati in possesso di materiale provento di furti operati nei giorni precedenti a carico di alcune attività commerciali.

Il 28 maggio 2013, nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, veniva tratta in arresto in Catanzaro una persona, trovata in possesso di una pistola calibro 7,65 un giubbotto antiproiettile, 2 coltelli, e circa 2,5 Kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana e strumenti atto allo stoccaggio e ripartizione in dosi, il tutto detenuto illegalmente all’interno di un magazzino adiacente i locali dell’attività di ristorazione svolta dallo stesso.

Il 31 maggio 2013, nell’ambito dell’operazione di denominata “Breccia”, venivano eseguiti provvedimenti cautelari, emessi dal G.I.P. Distrettuale di Catanzaro, nei confronti di 8 persone, contigue ad ambienti di criminalità organizzata, ritenute responsabili, a vario titolo ed in concorso dei reati di usura ed estorsione, con l’aggravante della metodologia mafiosa ai danni di un esercente l’attività di ristoratore nel comprensorio catanzarese, con conseguente sequestro preventivo delle somme accertate essere capitale del prestito usurario. Inoltre, venivano sequestrate alcune dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, un bilancino di precisione nonché diverse cartucce di pistola illegalmente detenute da uno dei soggetti.

In data 1 giugno 2013, veniva eseguito provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico di 2 persone, ritenute responsabili del reato di tentato omicidio, avvenuto il 29 maggio 2013 in danno di un commerciante ambulante del capoluogo, nonché di danneggiamento aggravato posto in essere negli uffici del Comando Municipale di Catanzaro.

Il 4 giugno 2013, si dava esecuzione a provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica – D.D.A di Catanzaro, a carico di una persona di etnia rom, ritenuta responsabile di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti in materia di stupefacenti.
L’ 11 giugno 2013, personale della Squadra Mobile, a seguito dello sbarco di 58 clandestini, avvenuto sulla costa antistante il comune di Botricello, individuava e sottoponeva a fermo 2 persone di nazionalità turca, ritenute responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il 22 giugno 2013, personale della Squadra Mobile unitamente a personale dell’U.P.G. e S.P., sottoponeva a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Catanzaro, 1 persona, di nazionalità tunisina, ritenuta responsabile dei reati di tentato omicidio e porto ingiustificato di coltello, per aver ferito gravemente alcuni giorni prima un giovane. L'indagato veniva anche denunciato per i reati di detenzione illecita di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di armi tra cui un “machete” di lunghezza di cm. 60. dei quali era stato trovato in possesso.

Il 28 giugno 2013, a seguito dello sbarco di 59 clandestini, in località Roccelletta, venivano individuate e sottoposte a fermo di P.G., 2 persone, di cittadinanza egiziana, poiché ritenute responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il 3 luglio 2013, nell’ambito dell’operazione, denominata “Free boat”, si eseguivano provvedimenti cautelari, emessi dal locale G.I.P. distrettuale a carico di 25 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di appartenere ad associazione mafiosa di 'ndrangheta denominata cosca "GALLACE", attiva anche nei reati di estorsione, usura, traffico di stupefacenti e reati in materia di armi, operante nel basso versante jonico catanzarese con epicentro in Guardavalle e federata con le potenti cosche reggine dei LEUZZI di Stignano (RC) e RUGA di Monasterace (RC), con diramazioni nel centro e nel Nord Italia, nonché di estorsione, usura, traffico di stupefacenti e reati in materia di armi.

Il 18 luglio 2013, veiva tratto in arresto in flagranza di reato 1 persona, per il reato di detenzione di sostanza stupefacente in quanto sul terrazzo delle propria abitazione, venivano rinvenute 16 piante di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Il 26 luglio 2013, personale della Squadra Mobile, nell’ambito dell’operazione di P.G., denominata “PERSEO”, eseguiva dei provvedimenti cautelari emessi dal G.I.P. distrettuale a carico di 65 persone, tra cui avvocati, medici, agenti e periti assicurativi, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, estorsione ed associazione a delinquere finalizzata alla truffa alle assicurazioni aggravata dalla metodologia mafiosa. Tutti i consociati al sodalizio criminoso sono ritenute appartenere alla cosca “Giampà” di Lamezia Terme.

Il 6 agosto 2013, si dava corso ad ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, a carico di 1 persona ritenuta responsabile del reato di induzione alla prostituzione minorile avendo questi indotto alla prostituzione 3 ragazze minorenni ed una maggiorenne, fornendo loro gli incontri con i clienti dietro varie regalie di modico valore.

Il 13 agosto 2013, nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto della criminalità diffusa e straniera, personale della Squadra Mobile, sottoponeva a fermo 3 persone di nazionalità bulgara, ritenute responsabili dei reati di associazione per delinquere ai fini di danneggiamento, tentato furto aggravato e installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni informatiche. Gli stessi infatti, all’atto dell’esecuzione del fermo, venivano trovati in possesso di apparecchiatura idonea a riprendere gli sportelli “bancomat” ed i cittadini che li utilizzavano al fine di raggirare questi ultimi e attuare illeciti prelievi.

Il 24 settembre 2013, si notificava ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa a carico di 2 persone pregiudicate, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di tentato omicidio, spaccio di sostanze stupefacenti e tentata estorsione.

Il 7 ottobre 2013, veniva eseguito provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, a carico di 2 persone, tra le quali l’attuale reggente del clan NOTARIANNI, operante in Lamezia Terme, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione, aggravata dalla metodologia mafiosa.

Il 9 ottobre 2013, personale della Squadra Mobile unitamente a personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia, notificava ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal locale G.I.P. Distrettuale su richiesta della Procura D.D.A. di Catanzaro, a carico di 3 persone, appartenenti alle ‘ndrine del Vibonese, ritenute responsabili, in concorso tra loro, di aver illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico un ordigno esplosivo di costruzione artigianale, con l’aggravante della finalità mafiosa.

Il 25 ottobre 2013, venivano eseguiti provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, a carico di 7 persone, attive nella cosca Mancuso di Limbadi, ritenute responsabili, a vario titolo, del reato di tentata estorsione, nonché di rapina, lesioni, violenza e minaccia, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa.

Il 29 novembre 2013, personale della Squadra Mobile, eseguiva provvedimenti cautelari, emessi dal G.I.P. Distrettuale di Catanzaro, a carico di 4 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di usura, corruzione, intestazione fraudolenta di beni e violenza privata aggravata dalla metodologia mafiosa. Nella stessa circostanza veniva posto agli arresti domiciliari un dipendente della Polizia di Stato, in servizio presso la Questura di Vibo Valentia, ritenuto responsabile, dei reati di concussione e di corruzione in concorso.

Il 13 dicembre 2013, in Catanzaro, venivano tratti in arresto quattro persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale di gruppo e furto aggravato in danno di una giovane donna, convivente all’epoca dei fatti con uno degli arrestati.

Il 4 febbraio 2014, personale della Squadra Mobile, unitamente a personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia, catturava 1 persona, contigua alla cosca Mancuso di Limbadi, sfuggita all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’Operazione denominata “Perseo”. Il catturato, latitante dal mese di luglio del 2013, è ritenuto responsabile dei reati di detenzione illegale di ingenti quantitativi di “cocaina” finalizzata alla cessione ad esponenti di spicco del clan GIAMPA’, operante nel comprensorio di Lamezia Terme.

Il 6 febbraio 2014, personale della Squadra Mobile, coadiuvato da personale della Squadra Mobile di Vibo Valentia, eseguiva provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Catanzaro, a carico di un 1 esponente di spicco della cosca Mancuso di Limbadi, ritenuto responsabile del reato di estorsione, danneggiamento e incendio ai danni di un imprenditore vibonese, operante nel settore dell’installazione degli impianti elettrici.

L’11 febbraio 2014, a seguito di servizi di contrasto al traffico di stupefacenti, si traeva in arresto una persona, pluripregiudicata, trovata in possesso di 3,545 kg di “marijuana” che deteneva presso la sua abitazione unitamente a materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente per la sua ridistribuzione in dosi.
L’11 febbraio 2014, si notificava ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. distrettuale di Catanzaro, a carico di 1 persona, perché ritenuta responsabile di concorso esterno in associazione delinquere di stampo mafioso alla cosca Giampà, nonché del reato di detenzione di diverse armi da sparo anche da guerra, ricettazione e modifica delle stesse aggravata dall'agevolazione alle attività illecite della medesima cosca.

Il 24 febbraio 2014, nell’ambito dell’Operazione di P.G. denominata “All Inclusive”, si eseguivano n. 23 provvedimenti cautelari emessi dal G.I.P. presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, a carico di persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e detenzione illegale di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, possesso illegale di armi e furto.

Il 26 febbraio 2014, si dava esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. distrettuale di Catanzaro a carico di 2 funzionari della Polizia di Stato, ritenuti responsabili di concorso esterno in associazione mafiosa, uno dei due ritenuto responsabile del reato di rivelazione di atti d'ufficio aggravato dall'agevolazione delle finalità dell'associazione mafiosa, facente capo al clan Mancuso di Limbadi (VV).

Il 31 marzo 2014, venivano tratte in arresto, in esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, 2 persone di etnia rom, ritenute responsabili del reato di rapina nonché di lesioni personali aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale occorsi alcuni giorni prima ai danni di un gestore di un distributore di carburanti di questo capoluogo.

OPERAZIONI DI P.G. del COMMISSARIATO P.S. DISTACCATO DI LAMEZIA TERME
Il 02.10.2013 personale del Commissariato P.S. di Lamezia Terme traeva in arresto 5 persone in esecuzione di misure cautelari personali in carcere, emesse dal GIP presso il Tribunale di Lamezia Terme, a carico di soggetti resisi responsabili, avario titolo, dei reati di fabbricazione, detenzione e porto di 2 ordigni esplosivi ad alto potenziale e coltivazione di sostanze stupefacenti. La meticolosa attività investigativa, ha consentito di scongiurare, per ben due volte, una violenta azione intimidatoria, nei confronti di un pregiudicato lametino. Inoltre, nel corso delle indagini, era stato arrestato un uomo mentre stava tentando di collocare uno dei due ordigni esplosivi sequestrati ed un altro era stato tratto in arresto in flagranza del reato di coltivazione di sostanze stupefacenti (Operazione Disinnesco).

Il 05.11.2013, personale del Commissariato in collaborazione di unità cinofile antidroga di Vibo Valentia, eseguiva 7 ordinanze di applicazione di misure cautelari, di cui 4 arresti domiciliari e 3 obblighi di dimora nel Comune di Lamezia Terme, emesse dal GIP del Tribunale di Lamezia Terme per il reato di p.p. dall’art.73 D.P.R. 309/90. La complessa ed articolata indagine, volta a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, permetteva di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli arrestati che venivano pertanto deferiti all’A.G. competente che successivamente emetteva le ordinanze (Operazione Strike).

Il 31.03.2014 il GIP presso il Tribunale di Lamezia Terme emetteva ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di 4 soggetti per il reato p.p. dall’art. 73 D.P.R. 309/9. Le misure restrittive sono state emesse a seguito complessa ed articolata attività di indagine, volta a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che permetteva di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli arrestati che venivano pertanto deferiti all’A.G. competente che successivamente emetteva le ordinanze. L’operazione denominata “ARIANNA” rappresentava la conclusione della fase evolutiva delle attività investigative nate dalle operazione denominate “VILLAGE” (anno 2012) e “STRIKE” (anno 2013). Nella citata operazione venivano rinvenuti e sequestrati grammi 25 di cocaina, grammi 65 di marijuana, un bilancino di precisione e denaro contante pari ad euro 3.630,00 nonché altro materiale (Operazione ARIANNA).

OPERAZIONI DI P.G. del COMMISSARIATO P.S. SEZIONALE  CATANZARO DEL QUARTIERE LIDO
Nell’ambito dell’operazione “Lido Pulita”, conclusasi nella giornata del 12 marzo 2014, personale del Commissariato P.S. di Catanzaro Lido eseguiva n.7 ordinanze di applicazione di misure cautelari a carico di soggetti di etnia rom residenti in via Stretto Antico di Catanzaro Lido, perché indagati dei delitti di detenzione ai fini di spaccio e di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati per aver indotto, o comunque per essersi avvalsi di minori degli anni 18, nonché di minori infra-quattordicenni, per commettere il delitto.

Oggetto dell’attività d’indagine è stato il nucleo abitativo di via Stretto Antico di Catanzaro ove, tra i cittadini di etnia rom spicca il nucleo familiare dei VECCELOQUE PERELOQUE. L’indagine ha evidenziato come il traffico di sostanze stupefacenti sia il reato principale e la fonte primaria, se non esclusiva, di sostentamento di detti nuclei familiari, non occupati in alcuna attività lavorativa lecita ma attivamente impegnati nel traffico di stupefacenti e, all’occasione, in reati contro il patrimonio. L’attività investigativa ha consentito di accertare il notevole volume di traffico posto in essere dai soggetti coinvolti e la consuetudine, da parte dei consumatori di stupefacenti, anche occasionali, non solo catanzaresi, ma anche di comuni limitrofi, di poter contare sull’area di via Stretto Antico, o della stazione ferroviaria, quale sicuro e costante punto di riferimento per l’approvvigionamento di sostanza stupefacente.

L’attività investigativa ha consentito di verificare anche la disinvoltura con la quale i concorrenti portavano a compimento l’intensa attività di spaccio, anche avvalendosi di minori non imputabili, sia per prendere i contatti con gli assuntori, sia per la materiale cessione delle varie sostanze, nonché per presidiare costantemente l’area interessata al traffico illecito. E' emerso, tra l’alto, come i minori fossero un’importante risorsa a disposizione dei gestori del traffico illecito, perché utilizzati anche con finalità di “controllo del territorio” ove gli stessi, spesso muniti di bicicletta e quindi caratterizzati da un’estrema mobilità, unita alla scarsa probabilità di poter essere fermati e sottoposti a controllo da parte delle forze dell’ordine, avevano anche il compito di allertare immediatamente gli spacciatori, ovvero di allontanarsi repentinamente dall’area del controllo, portando con sé dosi di stupefacente. Al termine delle indagini, 2 minori infra-quattordicenni sono inoltre stati segnalati al Tribunale per i Minorenni per le valutazioni circa l’applicazione dell’art. 403 c.c..
Nel contempo, l’attività investigativa ha disvelato la trasversalità del mondo degli assuntori di sostanze stupefacenti, composto da gente di un’ampia fascia di età e di ogni ceto sociale, nonché l’ampia portata del commercio illecito rilevato che si sviluppa in tre ambiti del quartiere marinaro ed un quarto come vendita al domicilio degli acquirenti.

Al termine delle indagini, la Procura della Repubblica ha emesso “Avviso di conclusione indagini” a carico di ulteriori 24 persone, per i medesimi reati.
Due minorenni facenti capo al medesimo sodalizio criminoso, inoltre, sono segnalati per il medesimo reato alla competente Procura della Repubblica.

Contestualmente all’ordinanza di applicazione delle misure cautelari, la Procura della Repubblica ha emesso Avviso di conclusione delle Indagini a carico di 33 persone, per il delitto di favoreggiamento personale poiché, clienti delle persone facenti parte del sodalizio criminoso, rifiutavano di fornire dichiarazioni alla Polizia Giudiziaria, ovvero rilasciavano dichiarazioni palesemente non veritiere, aiutando gli autori del delitto di spaccio di sostanze stupefacenti ad eludere le investigazioni dell’Autorità, non fornendo, pur essendone inequivocabilmente a conoscenza, le informazioni in proprio possesso, utili alle indagini.

 

 

“ANDAMENTO DELITTUOSITÀ”
(dati inseriti in SDI)

Tipologia di reato Periodo di riferimento
01.04.2013-30.03.2014
Omicidi volontari consumati 6
Tentati omicidi 12
Lesioni dolose 393
Percosse 110
Minacce 803
Ingiurie 430
Furti 6.183
Ricettazione 127
Rapine 87
Estorsioni 59
Usura 3
Sequestri di persona 11
Riciclaggio ed impiego di denaro 6
Truffe e frodi informatiche 775
Incendi 58
Danneggiamenti 2.155
Stupefacenti 228
Sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile 13
Delitti informatici 16
Altri delitti 2.785

“ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E CONTROLLO DEL TERRITORIO”

Attività svolta Periodo di riferimento
dal 01.04.2013 al 30.03.2014
Richieste di intervento al “113” 40.532
Automezzi controllati 56.862
Persone controllate 69.967
Perquisizioni eseguite a vario titolo 771
Controlli a soggetti sottoposti a misure limitative della libertà personale 13.499
Contravvenzioni elevate a vario titolo 12.978
Ordinanze per servizi di Ordine Pubblico 1.107
Personale impiegato nei servizi di Ordine pubblico 2.887


“ATTIVITA’ ANTICRIMINE”

Attività svolta Periodo di riferimento
dal 01.04.2013 al 30.03.2014
Informative di reato inoltrate all’ Autorità Giudiziaria 2.874
Reati scoperti 349
Persone denunciate 1.189
Persone arrestate 308
Proposte di misure preventive personali 24
Provvedimenti di applicazione della Sorveglianza Speciale di P.S. 52
Provvedimenti di sequestro beni eseguiti 2
Proposte di sequestro di beni 1
Ammonimenti 2
Avvisi orali 180
Rimpatri con Foglio di Via Obbligatorio 33
DA.SPO. (Divieto per manifestazioni sportive) 34

“ATTIVITÀ ANTIDROGA”

 

Attività svolta Periodo di riferimento dal 01.04.2013 al 30.03.2014
Arrestati per traffico di sostanze stupefacenti
art.74 D.P.R. 309/90 52
Arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti
art.73 D.P.R. 309/90 95
Segnalati al Prefetto
art.75 D.P.R. 309/90 65
Sostanza stupefacente sequestrata Kg. 12

“GABINETTO PROVINCIALE POLIZIA SCIENTIFICA”

Attività svolta Periodo di riferimento dal 01.04.2013 al 30.03.2014
Interventi del Personale della Polizia Scientifica 175
Sopralluoghi per eventi delittuosi 144
Foto-segnalamento ed inserimenti sistema A.F.I.S. 1.502
Analisi speditive per stupefacenti 48
Attività di Polizia Giudiziaria 75
Documentazione eventi di ordine pubblico 96


“ATTIVITA’ DI POLIZIA AMMINISTRATIVA”

Attività svolta Periodo di riferimento dal 01.04.2013 al 30.03.2014
Rilascio documenti per l’espatrio 3.967
Autorizzazioni di polizia in materia di armi 1.686
Armi ritirate amministrativamente 176
Accertamenti requisiti licenze commerciali 150
Controlli amministrativi 220
Sequestri amministrativi 8


“UFFICIO IMMIGRAZIONE”

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA Periodo di riferimento dal 01.04.2013 al 30.03.2014
Procedimenti per rilascio dei permessi e della carta di soggiorno 11
Permessi di soggiorno rilasciati 2.429
Carte di soggiorno rilasciate 708


CONTRASTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
Periodo di riferimento dal 01.04.2013 al 30.03.2014

Espulsioni con Ordine del Questore 19
Espulsione con intimazione entro 15 gg. 27
Espulsione con partenza volontaria D.L. 89/11 6
Provvedimenti di trattenimento del Questore 16


“POLIZIA STRADALE”

L'attività della Polizia Stradale si svolge sulla rete autostradale italiana e sulle principali strade extraurbane e di grande comunicazione. La Specialità svolge compiti di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale; rileva gli incidenti stradali; predispone ed esegue i servizi diretti a regolare il traffico; gestisce le scorte per la sicurezza della circolazione; tutela e controlla l'uso del patrimonio stradale; concorre nelle operazioni di soccorso; collabora alla rilevazione dei flussi di traffico.

Il personale in servizio presso la Polizia Stradale di Catanzaro ha collaborato, attraverso gli specifici servizi di competenza su circa 200 Km di rete viaria della provincia, all’attività di controllo del territorio, contribuendo al conseguimento dei risultati generali. In particolare, dal 01.04.2013 al 30.03.2014, sono state denunciate 281 persone, eseguiti 11 arresti. Negli specifici servizi di polizia stradale, sono state rilevate 12.380 infrazioni al C.d.S., controllate 37.754 persone.


“POLIZIA FERROVIARIA”

La Polizia Ferroviaria è la Specialità della Polizia di Stato, preposta alla prevenzione ed alla repressione dei reati, nonché alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica in ambito ferroviario. In particolare, è presente sui treni a breve e lunga percorrenza, assicura la vigilanza nelle stazioni ed il pattugliamento delle linee ferroviarie. La dislocazione della Polizia Ferroviaria sul territorio e la presenza sui convogli costituisce un valido presidio contro le forme di criminalità che si manifestano in ambito ferroviario e rappresenta un punto di riferimento per il cittadino che usufruisce del treno come mezzo di trasporto.

Il personale in servizio presso gli uffici di Polizia Ferroviaria della Provincia di Catanzaro ha collaborato, attraverso i servizi di specifica competenza, all’attività di controllo del territorio, contribuendo al conseguimento dei risultati generali. In particolare, nel periodo dal 01.04.2013 al 30.03.2014, sono state controllate n.68 vetture e n. 7.626 persone, sono state effettuate n.35 perquisizioni, inoltrate n.189 informative di reato all’A.G., denunciate n.11 persone e n.2 in stato arresto, rilevando 66 contravvenzioni al C.d.S..


“POLIZIA DI FRONTIERA presso AEROPORTO di LAMEZIA TERME”

La Polizia di Frontiera è una delle quattro Specialità della Polizia di Stato. In questa provincia, svolge attività di prevenzione e controllo dell’area interna ed esterna dell’aeroporto di Lamezia Terme, onde scongiurare eventuali azioni criminali anche di natura terroristica. Il controllo delle persone che attraversano la frontiera aerea comprende la verifica dei documenti di viaggio e delle altre condizioni d’ingresso e di soggiorno, nonché l’individuazione ed il contrasto all’immigrazione clandestina. Altro importante compito è costituito dalla Security che consiste in tutte le attività di sicurezza tese ad impedire atti di interferenza illecita nell’attività aeroportuale.
Il personale della Polizia di Stato sovrintende a tutti i servizi di sicurezza previsti dal programma nazionale. L’Ufficio di Polizia istituito presso l’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme ha proceduto, nel periodo dal 01.04.2013 al 30.03.2014, nei servizi di specifica competenza, all’identificazione di 60.709 persone, procedendo all’arresto in flagranza di reato di 87 persone e denunciandone altre 1 all’A.G. in stato di libertà, e trasmettendo 128 informative di reato.

Operazione “STIVE PULITE”:
Il 3 maggio 2013 si è conclusa l'operazione denominata "Stive Pulite", con l'esecuzione di 86 misure cautelari nei confronti di altrettanti dipendenti aeroportuali addetti allo scarico ed al carico dei bagagli da stiva di 8 scali nazionali (Roma Fiumicino, Palermo, Lamezia Terme, Bari, Napoli, Bologna, Verona, Milano Linate).
Le indagini, condotte dall'Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea di Lamezia Terme sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, durate oltre un anno, hanno portato alla luce oltre 100 episodi di furto, tentato furto e danneggiamento, consumati nella stiva degli aeromobili, in danno dei bagagli di ignari passeggeri della compagnia aerea di bandiera Alitalia.

Per la prima volta sono state eseguite attività di intercettazioni audiovisive a bordo degli aeromobili ed, in particolare, all'interno della stiva di due aeromobili MD80, grazie alla progettazione e costruzione di un apparato idoneo per le esigenze specifiche del servizio in questione.
Sono stati effettuati 8841 filmati per circa 2200 ore di riprese.

L'esecuzione delle misure cautelari, emessi dall'Ufficio del G.P. presso il Tribunale di Lamezia Terme operazione, ha visto impegnati circa 400 uomini della Polizia di Stato dei diversi Uffici di Frontiera Aerea interessati e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale.

“POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI”

Vigilare sull'osservanza delle leggi e dei regolamenti in materia di telecomunicazioni e sull'uso distorto delle tecnologie nonché impedire che esse divengano veicolo di illegalità: è questo lo scopo che si prefigge la Polizia Postale e delle Comunicazioni che, attraverso il Servizio centrale, una Sezione distaccata a Napoli presso l'Autorità per le garanzie delle comunicazioni, e le sue articolazioni periferiche assicura una presenza articolata e diffusa in tutto il territorio. Fenomeni come la pedofilia on-line, gli attacchi a sistemi informatici, le truffe perpetrate grazie all'utilizzo fraudolento di codici di carte di credito o di debito, sono alcuni esempi delle attività delittuose che vengono contrastate dal personale della specialità.

L’attività investigativa svolta dal personale della Polizia Postale di Catanzaro si è incentrata soprattutto nel contrastare il commercio illegale di materiale pedopornografico realizzato con lo sfruttamento di minori e nell’accertare le violazioni del diritto d’autore le truffe e le frodi informatiche. Nel periodo in esame sono state inoltrate n.668 informative di reato all’A.G., effettuate n. 4 perquisizioni e denunciate n. 66 persone in stato di libertà nonché elevati n.7 verbali di sanzioni amministrative e n.42 verbali al C.d.S..


“Polizia di prossimità”
Oltre all’efficacia dell’azione di prevenzione generale e di contrasto alla criminalità nelle sue forme “comune” ed “organizzata”, la Polizia di Stato pone una crescente attenzione alla “mission” strategica che la qualifica quale “Polizia di Prossimità”.

In tale ottica, la Questura di Catanzaro promuove e partecipa a iniziative per essere più vicini alla gente e per meglio conoscere le esigenze e fornire migliori risposte in termini di sicurezza, che sulla qualità dei servizi erogati.

Nel periodo in esame la Questura ha profuso notevole impegno in attività ed iniziative rivolte con priorità agli studenti delle scuole primarie e secondarie presenti sul territorio provinciale, in un più ampio progetto di informazione e sensibilizzazione su tematiche di rilevanza sociale, quali i fenomeni di bullismo e cyberbullismo, violenza di genere e stalking, babygang, prostituzione minorile, non tralasciando i valori fondanti della democrazia e della civile convivenza.

Alcune attività, oltre ad impegnare funzionari e specifiche professionalità dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile, si sono svolte in sinergia con la Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni, ed in partenariato con associazioni e centri antiviolenza, in particolare per la realizzazione di incontri formativi nelle scuole con i docenti e i genitori degli alunni.

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne sono state organizzate delle giornate dedicate, realizzando tre distinte iniziative; la prima destinata alle scolaresche di Catanzaro, la seconda alle scolaresche del comprensorio di Lamezia Terme, e la terza ha coinvolto Enti, Associazioni, professionisti e cittadini.

Una particolare attenzione è stata dedicata alla prevenzione di truffe e raggiri di cui spesso sono vittime le persone anziane. In partenariato con soggetti pubblici ed associazioni è stato possibile pubblicare e distribuire circa ottomila opuscoli “consigli di sicurezza”, redatto dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico e dall' Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, contenente avvertenze e comportamenti da adottare nelle più comuni situazioni di rischio, e per difendersi da soggetti malintenzionati che agiscono personalmente o tramite telefono o internet.

Nell’ambito dei servizi ai cittadini è stata ampliata l’attività di informazione e di comunicazione per facilitare il rapporto con la Polizia di Stato e le sue strutture.
Il sito web istituzionale della Questura di Catanzaro viene costantemente aggiornato con notizie di attualità, mettendo in evidenza nella sezione “i fatti del giorno” i risultati più importanti delle operazioni di polizia, e curando nelle altre sezioni l'inserimento di informazioni per facilitare l’accesso e la fruibilità dei servizi.

Nel rispetto della recente normativa anticorruzione e trasparenza, una sezione del sito denominata “amministrazione trasparente”, in continua espansione, raccoglie, per facilitarne la consultazione, una serie di notizie e strumenti relativi ai servizi erogati, oltre alla dislocazione, orari di ricezione, numeri telefonici e indirizzi di posta elettronica della Questura e degli altri Uffici della Polizia di Stato presenti sul territorio provinciale.