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CAGLIARI, 13 MAGGIO 2013- La trentasettesima giornata non è certo avara di emozioni. Allo Juventus Stadium i bianconeri, fermati sull’uno a uno dal Cagliari di uno straordinario Victor Ibarbo, festeggiano la vittoria dello scudetto e ricevono il trofeo davanti al proprio pubblico. Intanto, i verdetti del campo sanciscono le retrocessioni del Siena, sconfitto dal Napoli, e del Palermo, battuto di misura dalla Fiorentina. La gara di cartello è indubbiamente il posticipo Milan-Roma, ma le attese vengono deluse; le due squadre ci provano in ogni modo, ma nessuno segna e gli episodi negativi condizionano la gara. Prima i fischi razzisti all’indirizzo di Balotelli, poi lo scandaloso comportamento di Muntari, che viene giustamente espulso, e sul finale il rosso rimediato da Totti. L’Udinese vince in rimonta sull’Atalanta grazie alla doppietta di Di Natale, che nel finale lascia il campo per un infortunio al ginocchio; si tratterebbe solo di una distorsione e il capitano potrebbe essere in campo domenica contro l’Inter. Successi casalinghi per la Lazio, che rifila due reti alla Sampdoria, e per il Catania, che ha la meglio sul Pescara, già retrocesso, con il minimo sforzo. Pareggio a reti bianche tra Genoa e Inter; se i liguri gioiscono per la salvezza, i nerazzurri non possono certo essere soddisfatti del nono posto in classifica. il Bologna si aggiudica il derby emiliano contro il Parma, mentre finisce in pareggio la sfida tra Chievo e Torino.
Nel giorno in cui la Juventus celebra la vittoria dello scudetto davanti al suo pubblico, il Cagliari si rivela un ospite guastafeste che non permette ai bianconeri di conquistare un’altra vittoria e andare a caccia di ulteriori record. La prima occasione della partita capita tra i piedi di Vidal, ma Agazzi si salva in corner. I padroni di casa non approfittano a dovere del calcio d’angolo e Ibarbo si rende protagonista di un’azione straordinaria. Il colombiano recupera palla e scatta in avanti con una devastante accelerazione, brucia Marchisio e Barzagli e spedisce la palla in rete. Nainggolan e Pinilla mancano il raddoppio e la squadra di Conte risponde con Marchisio, Matri e Giovinco, che centra la traversa. Nella ripresa Vucinic sostituisce la formica atomica e , dopo le occasioni non capitalizzate da Giaccherini e Matri, agguanta il pareggio al 61°. Marchisio crossa in area, Vidal serve al centro il montenegrino, che beffa Agazzi e firma l’uno a uno. [MORE]
Il Napoli vince in rimonta sul Siena già retrocesso in seguito ai risultati delle gare giocate a mezzogiorno. Inler si rende subito pericoloso, mentre Cavani spreca una lunga serie di occasioni e colpisce anche la traversa e il palo. Al 37° il fenomenale goal di Grillo porta in vantaggio i toscani; Agra calcia una punizione dalla sinistra e pesca Grillo tutto solo in area sulla destra, il difensore aggancia e calcia in porta di esterno sinistro piazzando la palla sotto la traversa. Prima dell’intervallo il senese Emeghara sfiora il raddoppio, mentre il Matador vanifica altre due opportunità interessanti. Gli ospiti potrebbero chiudere la gara con Emeghara e Della Rocca, il Napoli però reagisce con El Kaddouri e Dzemaili; al 74° Cavani riesce finalmente a sbloccarsi insaccando di testa un pallone che si era appena stampato sulla traversa dopo il tiro del compagno El Kaddouri. Paolucci prova a regalare la vittoria al suo Siena, ma il Napoli si salva, riparte e addirittura segna il secondo goal con Hamsik, che scavalca Pegolo con un bel cucchiaio.
Milan-Roma finisce 0-0. I giallorossi collezionano occasioni da goal con Totti e Marquinho, mentre i rossoneri rispondono con Boateng su azione e Balotelli su punizione. Al 39° Balotelli entra in ritardo su Marquinho e viene ammonito; Muntari protesta in maniera eccessiva e l’arbitro ammonisce anche lui, ma il ghanese non placa la sua ira e trattiene il braccio dell’arbitro nel tentativo di impedirgli di estrarre il rosso. I compagni di squadra bloccano il Muntari Furioso e Rocchi lo espelle, lasciando il Milan in inferiorità numerica a cinque minuti dall’intervallo. Al 48° della ripresa il direttore di gara interrompe il match per due minuti a causa dei “buu” razzisti indirizzati a Balotelli, che nel corso del primo tempo aveva rivolto un gesto ai tifosi romanisti nel tentativo di zittirli. Totti organizza il gioco romanista, Osvaldo e Marquinho lo assistono, ma Abbiati è sempre attento. I padroni di casa rispondono con Balotelli su punizione e con Flamini, ma Lobont è bravo a salvare anche in occasione della doppia conclusione del francese. Pjanic e Dodò ci provano di potenza dalla distanza; all’87° Lamela viene sgambettato in area da Constant, l’argentino vorrebbe il rigore, ma l’arbitro non è della stessa opinione. Al 92° Mexes contrasta Totti a metà campo, il capitano allarga il braccio colpendo il difensore francese e Rocchi lo espelle.
La Fiorentina vince di misura sul Palermo, che torna in Serie B dopo nove anni. La viola sfiora ripetutamente il vantaggio con Toni e Jovetic, mentre sul fronte opposto Faurlin e Muñoz impensieriscono Viviano. Al 40° Borja Valero serve Cuadrado, che confeziona un bel rasoterra sotto porta sul quale Toni arriva in scivolata e mette la palla nel sette. Nella seconda frazione di gioco, la pioggia battente rende il campo pesante; i rosanero ci provano con Donati e la squadra di Montella risponde con Jovetic e Toni, ma il risultato resta invariato.
L’Udinese ha la meglio sull’Atalanta grazie a una doppietta del solito Di Natale, che nella ripresa si infortuna e lascia il campo tra gli applausi. Il capitano bianconero centra la traversa al 4° minuto, poco dopo però gli orobici passano avanti con De Luca, che trova il tap-in vincente al secondo tentativo sulla respinta di Brkic. La gara riserva molte emozioni; gli ospiti attaccano con Maxi Moralez, Parra e Radovanovic, mentre i padroni di casa rispondono con Basta, Danilo e Di Natale, che agguanta il pareggio al 42° insaccando di esterno destro su assist di Allan. Al 52° della ripresa lo straordinario attaccante campano, stavolta imbeccato da Pinzi, raddoppia. L’Udinese deve fare i conti con gli infortuni; al 61° esce Muriel per un fastidio muscolare, mentre all’88° Di Natale lascia il campo in barella a causa di un problema al ginocchio; fortunatamente dovrebbe trattarsi di una distorsione superabile in breve tempo.
La Lazio si impone sulla Sampdoria nel giorno in cui Cristian Brocchi annuncia il suo addio al calcio. Al 7° Icardi sbaglia il tiro che avrebbe portato in vantaggio i doriani e, due minuti dopo, i biancocelesti vanno sull’uno a zero grazie a Floccari, che insacca di ginocchio un pallone calciato non al meglio da Klose. I padroni di casa sfiorano il secondo goal con Candreva, Floccari e Klose, mentre i blucerchiati rimangono sempre in partita e centrano anche una traversa con il solito Icardi. Nella ripresa, Candreva e Floccari non monetizzano due buone opportunità; il 2-0 finale arriva al 90° su rigore trasformato da Candreva, che dal dischetto sfodera un pregevole cucchiaio alla Totti; l’arbitro aveva assegnato il penalty per un fallo di Gastaldello su Onazi.
Il Catania vince in casa sul Pescara e continua a scalare la classifica. Etnei vicini al vantaggio con Barrientos, che non riesce a sfruttare una doppia occasione sugli sviluppi di una punizione di Lodi. Nel corso del primo tempo ancora chance per Barrientos, Lodi e Almiron. Al 51° della ripresa i padroni di casa ripartono in contropiede; Almiron lancia Bergessio, che a sua volta confeziona l’assist perfetto per Gomez, il quale la butta dentro all’altezza del secondo palo.
Finisce a reti bianche la gara tra Genoa e Inter. Rossoblù pericolosi nella prima frazione di gioco con Borriello e Bertolacci, che vengono murati da Handanovic. Nelle ripresa si vedono solo la conclusione di Guarin, la traversa scheggiata da Rocchi e il tentativo in rovesciata di Borriello.
Il derby emiliano se lo aggiuca il Bologna, che esupugna il Tardini rifilando due reti al Parma. Il vantaggio rossoblù arriva al 6° minuto, quando Taider scarica il suo sinistro da fuori e mette la palla in rete. I gialloblù rispondono con Biabiany, Amauri e Belfodil, ma Stojanovic si oppone. Al 76° Diamanti offre un’ottima palla a Moscardelli, che trafigge Mirante con un gran diagonale.
Il pareggio in casa del Chievo basta al Torino di Ventura per conquistare la salvezza. Al 10° Thereau riceve palla e avanza in area in diagonale, si libera di un difensore e trafigge Gillet. Sul fronte opposto, Puggioni salva la propria porta dalla conclusione di Di Cesare, ma nulla può un minuto più tardi, quando Cerci trasforma il rigore assegnato ai granata per un fallo di Dainelli su Ogbonna. I piemontesi chiudono il primo tempo in attacco, Barreto e Cerci vengono però arginati dal bravo portiere clivense. Nel secondo tempo i protagonisti non cambiano, Cerci e Barreto ci riprovano, ma Puggioni salva il risultato.
Vanna Chessa