Vertenza Terni a Roma: tensioni e scontri per 537 operai a rischio
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ROMA, 29 OTTOBRE 2014 - La vertenza ThyssenKrupp arriva questa mattina a Roma, davanti all'ambasciata tedesca. A promuovere il corteo i 537 lavoratori che rischiano di perdere il posto per la chiusura dell'acciaieria di Terni. Il corteo è andato avanti pacificamente, con l'intento di raggiungere il Ministero dell'Economia.[MORE]
La carica delle forze dell'ordine e momenti di tensione
Mentre il corteo si dirigeva al Ministero, le forze dell'ordine sono intervenute a Piazza Indipendenza: era stato ordinato loro di caricare sulla folla. Da qui, sono partiti gli scontri, che hanno provocato quattro feriti gravi tra gli operai. Ancora da capire la dinamica degli scontri ma, stando alle prime testimonianze, gli operai sarebbero stati colpiti a manganellate per evitare che la folla raggiungesse il Ministero. Al corteo presente anche Landini e diversi esponenti della Cisl.
"Appena siamo partiti in corteo stiamo stati caricati senza alcuna motivazione. Anch'io ho preso le botte dai poliziotti. Alcuni dei nostri sono finiti in ospedale, non finisce qui" (fonte Ansa) spiega Landini.
La questura di Roma ha, invece, fatto sapere che: "Non c'è stata nessuna carica, ma un'azione di contenimento quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di poliziotti per andare verso la stazione Termini" (fonte Ansa).
Il ministro Delrio ha telefonato a Landini, per sincerarsi sulle condizioni dei manifestanti e per chiarire che: "Il Governo continua a essere impegnato nell'affrontare la crisi di Ast Terni ed effettuerà una puntuale verifica per quanto accaduto oggi con il ferimento di alcuni operai" (fonte Ansa).
L'incontro con il Ministero
L'ad dell'Ast di Terni Lucia Morselli ha incontrato il ministro allo Sviluppo Economico. Ancora poche informazioni sull'accordo raggiunto nell'incontro, ma la Moselli ha dichiarato ai cronisti che l'incontro è andato bene. La notizia è in fase di aggiornamento.
(Foto controlacrisi.org)
Annarita Faggioni