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VERONA, 31 OTTOBRE 2013- Palazzo Barberi è sotto i riflettori ormai da qualche giorno. Dopo lo scandalo Agec, la sede del municipio scaligero è stata perquisita, con particolare attenzione allo studio dell’assessore e vicesindaco Vito Giacino.[MORE]
Con ogni probabilità i controlli sono scattati in seguito ad una lettera anonima recapitata nei mesi scorsi alle forze dell’ordine. Nel testo si sostiene che esista un sistema affaristico all’interno degli uffici dell’Urbanistica. Secondo l’autore della lettera, il dipartimento guidato da Giacino rilascerebbe permessi solo in seguito ad una consulenza dello studio legale della moglie del vicesindaco, Alessandra Lodi. Nella stessa lettera si faceva un appunto anche ai lavori di ristrutturazione che l’assessore avrebbe svolto nel suo appartamento di Borgo Trento, affidandoli ad una ditta che compare in molti altri appalti comunali, tra i quali quelli del ponte San Francesco e l’ex Gasometro.
L’ispezione è avvenuta lunedì e a detta di quanti erano presenti è stata molto rapida. Probabilmente gli inquirenti sapevano molto bene cosa stavano cercando.
Federica Sterza
Foto www.media.larena.it