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WASHINGTON, 16 GENNAIO 2013 – Oggi il presidente degli Stati Uniti, Obama, ha firmato 23 azioni esecutive per contenere l’utilizzo delle armi da fuoco e ha chiesto al Congresso di approvare un divieto per le armi d’assalto, nel corso di una conferenza di grande importanza storica per l’entità dello sforzo compiuto dall’amministrazione statunitense per prevenire le violenze provocate dalle armi.[MORE]
Circondato da un gruppo di bambini mentre ha firmato i decreti, Obama ha annunciato le misure, elaborate dal vice presidente Joe Biden, che andranno a riformare l’utilizzo delle armi automatiche, lo stop ai caricatori con più di dieci pallottole, l’obbligo di controllo sui precedenti e sull’identità di chi acquista armi in modo da impedirne il possesso a individui potenzialmente pericolosi e una campagna nazionale sull’uso sicuro di queste. Alcune misure avranno da subito valore esecutivo ma altre sono invocate dal Presidente al congresso, in primo luogo il bando delle armi automatiche.
Obama, non solo si rivolge al Congresso chiedendo di approvare riforme specifiche e in tempi brevi, ma parla al popolo americano ricordando che “serve un cambiamento. Serve da parte nostra un esame di coscienza. Ogni giorno che aspettiamo ad agire aumenta il numero delle vittime”. 900 sono infatti le vittime di arma da fuoco, riporta Obama, dopo la strage alla scuola Sandy Hook di Newtown del 14 Dicembre scorso, che ha spinto il presidente ad adottare misure più rigorose nei confronti del possesso delle armi da fuoco.
Questo annuncio, avvenuto alla Casa Bianca con la presenza anche dei parenti delle vittime della scuola di Newtown, ha lo scopo di ricordare alla nazione, secondo le parole del presidente, che "questi sono i nostri figli. Dobbiamo pensare alla nostra responsabilità di prenderci cura di loro e di proteggerli dai pericoli”.
Secondo un sondaggio Cnn/Orc, il consenso della popolazione americana per queste misure restrittive riguarda il 55% della popolazione. Si teme, però, la reazione delle grandi industrie delle armi, che influenzano anche molti deputati del Congresso. La potentissima National Rifle Association (NRA) ha reagito alle dichiarazioni di Obama dichiarando: “sarà la battaglia del secolo”. La lobby ha inviato ai suoi iscritti una lettera dove si precisa che finalità della riforma “non è per proteggere i bambini o per fermare i crimini. È per vietare le vostre armi”. (foto: Asca)
Cristina Rendina