Ucraina: 70 filorussi arrestati a a Kharkiv. Per Mosca si rischia la guerra civile

martedì 8 aprile, 2014

KIEV (UCRAINA), 08 APRILE 2014 - La situazione dell'Ucraina continua a destare preoccupazione sia in Europa che in Russia e, di conseguenza anche negli Stati Uniti. Dopo la prolcamazione della "Repubblica Popolare" di Donetsk, con annesso intento di indirre un referendum, i filorussi proseguono la loro opposizione al governo di Kiev, occupando le principali città dell'Est.

Questa mattina viene fatto sapere dall'agenzia di stampa Interfax che sarebbero settanta i filorussi arrestati dalla polizia, la quale ha liberato il palazzo del governo regionale di Kharkiv. La Interfax ha citato come fonte il Ministero dell'Interno dell'Ucraina e specifica, inoltre, che non sarebbero state utilizzate armi da fuoco durante lo sgombero.[MORE]

Ciò nonostante, si sarebbe registrato un principio di incendio al piano terra del palazzo, probabilmente a causa del lancio di alcune molotov, avvenuto da parte dei manifestanti. Domate le fiamme, l'attenzione si concentra ora sui negoziati in corso tra le forze governative ed i filorussi che, da Domenica, occupano le sedi governative regionali. Nella serata di ieri, Lunedì 7 Aprile, il palazzo del governo di Donetsk è stato liberato dai servizi segreti.

A Mikolaiv, invece, nell'Ucraina meridionale, gli attivisti pro Kiev hanno obbligato i filorussi a sgomberare il monumento di Konstantin Olshansky e ad abbandonare la sede governativa. In questo caso, la polizia ha tentato di dividere i due gruppi di manifestanti in contrasto tra loro, ma i filo-occidentali sono riusciti nel loro intento di bloccare l'assedio dei filorussi.

Nel frattempo, da Mosca giungono parole di preoccupazione in merito agli avvenimenti di questi giorni, soprattutto per l'intervento delle forze di polizia contro i filorussi. La Russia teme la guerra civine in Ucraina ed ha chiesto a Kiev di «Fermare immediatamente qualsiasi preparazione militare, che potrebbe scatenare una guerra civile».

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Viktorovič Lavrov, ha scritto sulla propria pagina di Facebook: «Quelli che stanno organizzando e che prendono parte a questa provocazione stanno assumendosi la responsabilità di creare minacce ai diritti, alle libertà e alla vita di pacifici cittadini dell’Ucraina, come pure alla stabilità dello Stato ucraino».

Da Sergej Viktorovič Lavrov giunge anche la dichiarazione: «Stando alle nostre informazioni, unità delle truppe dell’Interno e della guardia nazionale, come pure militanti della formazione armata illegale “Pravi Sektor”, si stanno ammassando nella parte sudorientale dell’Ucraina e nella città di Donetsk. Siamo particolarmente preoccupati dal fatto che l’operazione coinvolge circa 150 mercenari americani della compagnia privata Greystone ltd, vestiti con l’uniforme delle forze speciali di polizia».

(Foto da attual.it)

Alessia Malachiti

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