Tragedia di Lampedusa, Napolitano: «Via la Bossi-Fini». Alfano: «Martedì questione sbarchi all'Ue»
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Tragedia di Lampedusa, Napolitano: «Via la Bossi-Fini». Alfano: «Martedì questione sbarchi all'Ue»

giovedì 3 ottobre, 2013

ROMA, 03 SETTEMBRE 2013 - I morti della tragedia di Lampedusa continuano a salire e, per il momento, si contano 103 cadaveri. Il bilancio è tristemente destinato a salire, di fatti, risultano almeno 250 dispersi. Risulta difficile presentare numeri definitivi: è da questa mattina che le agenzie continuano a rettificare la quantità di corpi esanimi, che vengono raccolti dalle acque siciliane.

Una sola è la certezza: gli italiani confermano ancora una volta lo stereotipo di "coloro che nel momento del bisogno uniscono le loro forze". Dai cittadini, al mondo politico, non è mancata solidarietà per quanto accaduto a Lampedusa. Sull'isola, è accorso Angelino Alfano, vice presidente del Consiglio, il quale ha immediatamente allertato Cecilia Malmstrom, commissario dell'Unione Europea che, quest'oggi, si trovava a New York.

Angelino Alfano ha concordato insieme al commissario Ue una discussione per lavorare sugli sbarchi di profughi ed immigrati, che avvengono sulle coste mediterranee. Le questione verrà dunque trattata nella giornata di Martedì al Consiglio dei Ministri: è stata infatti inserita all'ordine del giorno (odg).[MORE]

Da Lampedusa, il vice presidente del Consiglio ha sottolineato l'importanza di dare ai corpi una degna sepoltura, facendo riferimento al poeta afflitto dal male di vivere: «Non c'è bisogno di citare Ugo Foscolo per ricordare quanto la sepoltura sia desiderio di ogni vivo. Di questo ci facciamo carico. Questa sera da porto Empedocle partiranno 120 bare e dopo le procedure di polizia e il via libera della Procura le vittime del naufragio saranno sepolte in diversi cimiteri di comuni agrigentini che ci hanno dato la disponibilità. Per questo li ringrazio».[MORE]

Angelino Alfano ha aggiunto: «Speriamo che l'Unione Europea si renda conto che non è un dramma italiano ma europeo. I pescherecci non hanno visto il barcone, altrimenti sarebbero intervenuti. Gli italiani sono di grande cuore, abbiamo soccorso 16 Mila naufraghi. Purtroppo nessuno aveva cellulari a bordo della nave affondata e nessuno ha avvisato, come sono abituati a fare in questi viaggi, il numero di ricerca e soccorso. Se avessero avuto la possibilità di telefonare si sarebbero salvati. Il fatto è stato segnalato intorno alle sei di mattina ed in pochi minuti sono partite le operazioni di soccorso. I sommozzatori stanno cercando se ci sono corpi sotto lo scafo, le operazioni sono complesse perchè il fondale è profondo una quarantina di metri».

Il ministro dell'Interno ha fatto sapere che a bordo vi erano soprattutto persone provenienti dalla Somalia e dall'Eritrea. Inoltre, ha fornito una ricostruzione di quanto avvenuto: «Il peschereccio era arrivato a 0,6 miglia dalla costa. Il motore era spento e, avendo imbarcato acqua, sono emersi idrocarburi ed olii dalla sentina dell'imbarcazione. I passeggeri si sono preoccupati ed hanno acceso una fiamma su una coperta per segnalare la loro posizione alle barche in transito ed è scoppiato l'incendio. Si sono quindi spostati tutti su un lato provocando l'affondamento dell'imbarcazione».

Mentre Angelino Alfano continua ad aggiornare gli italiani dall'isola, tramite il proprio profilo di Twitter, viene reso noto che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intende invitare i politici italiani a rivedere la legge Bossi-Fini sull'immigrazione.

«Innanzitutto, bisogna reagire e agire. Non ci sono termini abbastanza forti per indicare anche il nostro sentimento di fronte alla tragedia di questa mattina. Papa Francesco ha detto: "Vergogna", io posso aggiungere: "Vergogna e orrore". Credo che una delle verifiche che vadano rapidamente fatte è quali norme di legge ci sono che fanno ostacolo ad una politica dell'accoglienza, degna del nostro Paese e rispondente a princìpi fondamentali di umanità e solidarietà», queste le parole del presidente della Repubblica a "Radio Vaticana".

A sottolineare l'importanza di prendere provvedimenti di stampo politico per quanto concerne la situazione degli sbarchi nel Mar Mediterraneo, vi è stata la proclamazione del lutto cittadino per la giornata di domani. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Quest'ultimo ha telefonato al sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, per ringraziarla di quanto le istituzioni si siano adoperate quest'oggi, di fronte alla tragedia. Il primo cittadino, però, aveva duramente attaccato il governo nel pomeriggio, affermando: «Caro Letta, venga a contare i morti con me».

(Immagine da tgcom24.mediaset.it)

Alessia Malachiti


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