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TARANTO, 24 OTTOBRE 2014 - Si è tenuto questa mattina, davanti alla raffineria Eni di Taranto, il sit-in di protesta della CGIL di Taranto. Il sindacato aveva già annunciato 8 ore di sciopero per operai e chimici. Secondo l'azienda, l'attività va spostata in una sede più economicamente conveniente. La raffineria tarantina diventerebbe così solo un deposito, con conseguenti esuberi e tagli al personale, che vive già una situazione difficile per via della recessione economica.
Domani è previsto un corteo a Roma sulla situazione di Taranto: gli organizzatori prevedono circa 2mila persone, che, dopo aver raggiunto la capitale, sfileranno per richiedere maggiore sensibilità da parte delle istituzioni sulle varie vertenze che gravano sul capoluogo jonico.[MORE]
Taranto non è solo l'Ilva: pur restando la vertenza più grave, c'è Eni (che starebbe pensando di trasferire gran parte della produzione all'estero), e la situazione dei call center in bilico. Proprio di questi giorni è poi la denuncia degli operatori degli asili nido, che non percepiscono lo stipendio da diversi mesi.
Al corteo di Roma dovrebbe intervenire anche Susanna Camusso. I tarantini partiranno da Piazzale dei partigiani e percorreranno le vie principali della capitale fino a Piazza S. Giovanni. Il termine previsto per il corteo è fissato per le ore 12,30.
(Foto wordpress.com)
Annarita Faggioni