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ROMA,13 MARZO 2012- Da ormai un anno in Siria, l’estenuante e continua rivoluzione contro il regime di Bashar al Assad, non ha tregua. Secondo le stime del presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Nassir Abdulaziz al-Nasser, dall’inizio della rivolta sono più di 8.000 le persone, i civili, che sono stati uccisi. Si parla di donne, bambini; vittime tra cui giovani che da un anno ininterrottamente scendono nelle piazze per protestare e lottare. La sensazione che è sempre stata sentita è quella di un clima internazionale poco favorevole ad un intervento esterno: dopo la richiesta ufficiale della Lega Araba all’Onu di inviare una missione di pace in Siria, non sono mancati infatti i pareri contrari. Al-Nasser ha detto che "violazioni dei diritti umani sono diffuse e sistematiche" e in questo "la comunità internazionale ha una sua responsabilità"[MORE].
Secondo l'opposizione siriana, il numero delle vittime è invece superiore a 9.000. Il Presidente siriano Bashar al Assad risponderà oggi alle proposte di pace presentate nei giorni scorsi dall'inviato dell'Onu Kofi Annan. Lo hanno riferito alcuni diplomatici.
(foto da: www3.lastampa.it)
Giulia Donati