Siria, attivisti: «Dall'Oglio non è stato rapito, ha sospeso i contatti per trattare con la jihad»
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DAMASCO, 31 LUGLIO 2013 - Secondo quanto riferiscono gli attivisti che accompagnavano il sacerdote gesuita Paolo Dall'Oglio, quest'ultimo non sarebbe stato rapito, ma avrebbe sospeso i contatti con l'esterno per negoziare con gli jihadisti.
Espulso dalla Siria lo scorso anno per le sue posizioni a sfavore del regime di Assad, sarebbe rientrato nel Paese passando dalla Turchia. Gli attivisti hanno fatto sapere che da Domenica scorsa è impegnato nei colloqui. Il sacerdote cinquantottenne aveva un appuntamento con Abu Bakr al Baghdadi, che ricopre la carica di capo del gruppo dello "Stato Islamico dell'Iraq e del Levante". L'organizzazione è legata al "Fronte al Nusra", la più importante forza jihadista dell'opposizione siriana.[MORE]
Dall'Oglio aveva avvertito gli attivisti che per alcuni giorni avrebbe sospeso ogni contatto. Durante la mattinata di ieri, però, alcune agenzie di stampa riportavano il rapimento del sacerdote e, nonostante in un primo momento sembrava giunta la conferma del Vaticano, in realtà anche dalla Santa Sede non è arrivata alcuna notizia che confermi il sequestro.
In attesa di ulteriori chiarimenti riguardo la situazione, Papa Francesco ha rivolto quest'oggi un pensiero a don Paolo Dall'Oglio. La speranza è quella di ripristinare un contatto quanto prima ed al momento l'ipotesi più plausibile, in base alle dichiarazioni degli attivisti, sembra essere quella secondo cui il sacerdote sia effettivamente impegnato nei negoziati.
-L'articolo potrebbe essere soggetto a modifiche e cambiamenti a seconda delle notizie che verranno divulgate-
(Foto da larena.it)
Alessia Malachiti