Sindacati, Camusso: «Servono riforme per cambiare il Paese»
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
PORDENONE, 01 MAGGIO 2014 - Dal palco allestito per il Primo Maggio, la sindacalista Susanna Camusso (Cgil) ha parlato alla folla, affermando: «Servono riforme che cambino a fondo il Paese, basta impoverirlo». Anche Luigi Angeletti (Uil) è sembrato essere della stessa opinione: «Bisogna cambiare marcia, serve un governo che le cose le faccia». Infine, Raffaele Bonanni (Cisl) ha dichiarato: «Basta teatrini, servono progetti chiari e trasparenti».
I messaggi dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sono dunque similari tra loro e, durante la manifestazione congiunta per la Festa dei Lavoratori, Susanna Camusso ha inoltre aggiunto: «Questo governo non pensi che si possa continuare ad agire come si è fatto negli ultimi anni, con politiche che scaricano i costi sui lavoratori e sui pensionati non creando posti di lavoro e continuando a impoverire il Paese».[MORE]
Susanna Camusso ha poi rivolto un attacco nei confronti delle leggi: «Smettiamola di creare leggi. Una legge non crea lavoro, una legge può anche cancellare la speranza di lavoro. Le leggi non ci servono, ci serve la certezza che le politiche ci saranno. Serve «un governo a difesa dei lavoratori e del lavoro, un governo che dice che, senza lavoro, questo Paese corre un grandissimo rischio, la democrazia è messa a rischio».
Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni ha rivolto un pensiero nei confronti di coloro che non trovano un'occupazione: «Un Primo maggio senza lavoro, ma noi oggi sottolineiamo la volontà di reagire. Dobbiamo reagire alla produzione che è calata, al tasso dei disoccupati».
Nel frattempo, da Roma, Giorgio Napolitano fa sapere: «Non è eccessivo parlare di "allarme lavoro", per suscitare il massimo di reazioni in tutti i sensi, non certo per abbandonarsi allo scoramento. I sindacati scongiurino l’esasperazione della protesta. Oggi nel momento di crisi sono chiamati a concorrere alla ricerca di soluzioni solidaristiche e innovative, coraggiose e determinate».
Durante la cerimonia al Quirinale, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha rassicurato: «Contrastare la disoccupazione giovanile è una priorità per l’Italia: il Paese non può vedere un’autentica ripresa se non offre nuove opportunità a chi rappresenta il nostro futuro».
Infine, Papa Francesco ha rivolto un pensiero per la Festa dei Lavoratori e lo ha divulgato tramite Twitter: «Chiedo a quanti hanno responsabilità politica di non dimenticare due cose: la dignità umana e il bene comune».
(Foto da lastampa.it)
Alessia Malachiti