Scomparso in Siria il reporter de "La Stampa" Domenico Quirico. "Non si hanno notizie da 20 giorni"
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DAMASCO, 29 APRILE 2013 - Siria, lo scenario degli eterni conflitti, di un cielo che si sporca di sangue e di una terra che trattiene a sé le identità, le fa sparire nel bel mezzo di violenti scontri. Ed è proprio qui che l'inviato in Siria de "La Stampa" Domenico Quirico è scomparso, non si hanno più notizie. [MORE]
La paura di un caso analogo a quello che ha visto protagonisti i 4 giornalisti, rapiti nella zona di Idlib il 5 Aprile scorso, fa tremare tutti e si spera che non sia così o che ci sia lo stesso "lieto fine". Mario Calabresi, direttore de "La Stampa", lancia la notizia: "Da venti giorni abbiamo perso i contatti con il nostro inviato Domenico Quirico, in Siria per una serie di reportage dalla zona di Homs. Due settimane di ricerche, fatte in modo silenzioso e riservato ma in ogni direzione, coordinate dall’Unità di crisi della Farnesina, non hanno dato sinora alcun risultato concreto e così abbiamo condiviso con le autorità italiane e la famiglia la decisione di rendere pubblica la sua scomparsa, sperando di allargare il numero delle persone che potrebbero aiutarci ad avere informazioni"
Prima il silenzio della scomparsa, la speranza che fosse solo un problema di comunicazione o un silenzio scelto da Domenico Quirico come lui stesso aveva annunciato al Direttore il quale afferma: "Prima di partire ci aveva avvisato che non avrebbe scritto niente mentre era in Siria e che per circa una settimana sarebbe rimasto in silenzio: la copertura della rete dei cellulari è saltata in molte zone dell’area di Homs e usare il satellitare non è prudente perché così si segnala la propria presenza."
Domenico Quirico non voleva che gli scenari drammatici della Siria morissero in un silenzio complice della stampa: "Ha voluto tornare di nuovo per raccontare l’evoluzione di un conflitto che si è allontanato troppo dalle prime pagine dei giornali e che - ci ripeteva - nonostante i suoi orrori non scuote la società civile occidentale." E' quanto annuncia Mario Calabresi, il quale si stringe al dolore e, al tempo stesso, alla speranza della famiglia di Quirico. Tutti attendono il ritorno di colui che dava voce ai deboli, ai rifugiati, si univa a loro per loro.
(fonte La Stampa; immagine da affrica.org)
Rossella Assanti