Russia-Grecia, Tsipras si avvicina a Putin per nuovi accordi sull'energia
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MOSCA, 8 APRILE 2015- Il premier greco, Alexis Tsipras, si trova, da ieri, in Russia per incontrare esponenti politici e religiosi. Oggi la stretta di mano con Vladimir Putin e la possibile creazione di accordi economici, bilaterali, tra i due Paesi.[MORE]
Un incontro, quello odierno, destinato ad avere una non indifferente importanza nel panorama politico internazionale, sia per le dirette conseguenze che potrebbero, in tema di accordi, derivare per i Paesi coinvolti sia, in particolar modo, per l'aspetto pressorio che tale incontro potrà determinare nei confronti dell'Ue. Tsipras è, infatti, il primo rappresentante europeo ad essere giunto in Russia, non per minacciare o osteggiare, quanto per trattare in vista di comuni linee d'azione "l'obiettivo della mia visita è cercare insieme di dare un nuovo via, un nuovo inizio ai nostri rapporti per il bene di entrambi i popoli" ha affermato in conferenza stampa Alexis Tsipras.
L'ASSE ENERGETICO
L'argomento che più interessa la Grecia è la questione energetica, circa il 70% delle forniture di gas proviene dalla Russia e pare che l'Orso russo abbia in serbo una gamma variegata di offerte, tra cui lo sconto sulle forniture di metano. Strumento di costante contrattazione, già usato, dalla Russia, verso l'Ucraina. Pare inoltre che la Grecia, come altri Paesi mediterranei, abbia mostrato un forte interesse alla partecipazione nel progetto Turkish stream, sostituente il fallito South Stream. Da Putin è giunta comunque un'ulteriore specificazione "la Grecia non ha chiesto alla Russia aiuti finanziari, ma i prestiti, nel quadro della collaborazione sono possibili".
L'EMBARGO ALIMENTARE
Da quando i rapporti con l'Europa si sono arenati in vendette economiche, la Russia ha imposto un embargo nei confronti dei prodotti europei, embargo che ha coinvolto, come membro Ue anche la Grecia. Nonostante non sarebbero previste aperture in merito a tale argomento, "la geometria variabile", predefinita da Putin, pare che darebbe la possibilità di creare accordi bilaterali in grado di permettere il rinnovo del commercio, in special modo agroalimentare, tra Grecia e Russia. Atene, poco prima dell'embargo era il trentatreesimo partner commerciale, partner senza il quale, gli esperti temono un pesante vuoto negli scaffali sovietici, senza contare il gravoso impatto che tale "sanzione" ha avuto per l'economia greca, che sembra, secondo stime, abbia perso tra i 30-35 milioni di euro.
LE RADICI COMUNI
Domani, il premier Tsipras incontrerà il "patriarca di tutte le Russie", Kirill. Entrambi i Paesi hanno matrici religiose comuni essendo ortodossi e in questi giorni, presso la camera bassa, Duma, giungerà dalla Grecia, l'icona di San Giorgio, santo di cruciale importanza per la Russia della seconda guerra mondiale, tema, quello della guerra antinazista, ancora piuttosto sentito. Da Putin il commento verso Tsipras "mi fa piacere incontrarla alla vigilia della Pasqua ortodossa, questa è la nostra fede comune. A proposito di questo vorrei sottolineare il carattere particolare dei nostri rapporti, intendo dire proprio le nostre radici spirituali comuni". Molti commentatori russi stanno ipotizzando un inglobamento della Grecia, ovvero una "russizzazione" di Atene in grado di contrastare le ostilità comunitarie, auspicio, al momento distante dalle reali condizioni.
L'OMAGGIO AL MILITE IGNOTO
A proposito del fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale, Tsipras, ieri, ha fatto visita alla tomba del Milite ignoto, depositandovi una corona di fiori e socializzando con i presenti, per poi rendere "social" l'incontro con un tweet solidale al Paese ospitante "il popolo che ha conseguito la vera vittoria sul fascismo".
LA QUESTIONE UCRAINA
Per quanto la Grecia non abbia, al momento, un peso comunitario rilevante, è pur sempre un possibile alleato, valido nell'intento, russo, di opposizione verso le campagne filo-ucraine dell'Ue. Se l'intenzione sovietica è quella di far valere l'ipotesi della crisi ucraina come crisi condotta, complottata, dagli Usa con il sostegno "obbligato" dell'Europa, la presenza di un alleato come la Grecia potrebbe risultare un primo passo verso la sottrazione delle sanzioni imposte dall'eurozona. Di fatti ha dichiarato Tsipras, per " superare la crisi in Ucraina, è necessario lasciarsi alle spalle il circolo vizioso delle sanzioni".
VICINANZA GRECO RUSSA E LIMITI D'AZIONE
Molti sembrerebbero dunque i punti comuni tra Grecia e Russia nonché, in linea teorica, diversi i vantaggi che da un simile asse potrebbero nascere, ma la crisi economica moscovita non permetterà una liquidità di sovvenzioni verso la Grecia, risulterebbe difficoltoso sottrarre fondi alla popolazione per sovvenzionare un Paese esterno, né Tsipras potrà permettersi un distacco netto o di creare particolari problemi all'Europa mettendo in dubbio i rapporti consolidati per effimeri sostegni. Inoltre Putin ha affermato l'intenzione di non minare dall'interno l'Ue " voglio assicurare che noi non intendiamo usare nulla, all'interno dell'Ue per risolvere in modo frammentario il problema del miglioramento dei rapporti con tutta l'Unione Europea". Che senso avrebbe, dunque, la visita greca?
Di certo, dal punto di vista politico, è un importante messaggio, un messaggio pressorio dalla Grecia all'Ue e un messaggio "propagandistico" per la Russia, in grado, in tal modo, di evidenziare la sua rilevanza, politico-economica, nel panorama interno e mondiale.
Fonte foto: washintonpost.com
Ilary Tiralongo