Russia: attentato terroristico alla stazione di Volgograd
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Russia: attentato terroristico alla stazione di Volgograd

domenica 29 dicembre, 2013

VOLGOGRAD (RUSSIA), 29 DICEMBRE 2013 - Diciotto morti (tra cui un agente) e una cinquantina di feriti (tra cui un bambino) sono il primo bilancio dell'attentato terroristico avvenuto oggi, alle 12.45 (ora locale, le 09.45 in Italia), alla stazione russa di Volgograd.

A compierlo, una donna che, tenendo conto  della grande affluenza di passeggeri, si è suicidata davanti ai metal detector. L'epicentro dell'attentato sarebbe dovuto essere la sala d'aspetto della stazione, ma gli agenti di sicurezza, insospettiti dagli atteggiamenti della donna, non le hanno consentito di entrare.[MORE]

Il presidente della Commissione inquirente russa, Vladimir Markin, è stato incaricato da Putin (attraverso il suo portavoce) di occuparsi delle prime operazioni di soccorso. Per la cittadina di Volgograd (nota con il vecchio nome di Stalingrado) è il secondo attentato quest'anno.

Il 27 ottobre 2013 era successo di nuovo: quella volta, l'obiettivo era stato un autobus di un gruppo di studenti. La donna kamikaze aveva ucciso nell'attentato sei persone e ferite altre trenta. Le fonti ufficiali in quella occasione avevano detto che la donna proveniva dal Daghestan, una provincia russa di religione islamica al centro di numerose rivolte.

C'è paura per le Olimpiadi Invernali, che si svolgeranno a Sochi (vicino a Volgograd) proprio il prossimo 7 Febbraio. La prima strategia è quella di rivalersi sulle famiglie degli attentatori, distruggendo le abitazioni o costringendo i parenti a risarcire i parenti delle vittime degli attentati.

A peggiorare la situazione c'è il fatto che Daghestan è il centro di diverse etnie di origine islamica, che si fondono spesso tra di loro: risulta difficile per il Governo di Putin trovare un referente, anche per le connivenze presenti tra politica e criminalità organizzata.

AGGIORNAMENTO: Il bilancio dei morti si riduce a quattordici persone, mentre i feriti si riducono a trentacinque (tra cui una bambina di otto anni, in gravi condizioni). La donna sarebbe stata identificata con il nome di Oksana Aslanova, ventiseienne, proveniente anche lei dai  gruppi jihadisti del Daghestan.

Secondo l'Fsb Life News, la donna è stata sposata con due jihadisti, che poi sono stati uccisi dalle forze dell'ordine russe. La donna sarebbe collegata alla donna dell'attentato del 27 Ottobre, Naida Asiyalova.

 

Fonte: RaiNews.it

Fonte immagine: La Voce della Russia

Annarita Faggioni


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