Roma, taxi in rivolta contro il rinvio delle norme anti-Uber
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ROMA, 16 FEBBRAIO – Servizio taxi fermo nella Capitale in attesa della votazione al Senato del maxiemendamento al Milleproroghe mentre prosegue a Torino e a Milano la protesta dei tassisti contro quella che definiscono la "sanatoria pro Uber". Secondo quanto si apprende l'agitazione si è estesa anche agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, e un migliaio di tassisti si è raccolto spontaneamente nei pressi di Palazzo Madama. [MORE]
Le auto bianche contestano la norma approvata mercoledì in commissione Affari costituzionali, la quale rimanda al 31 dicembre il termine entro cui il ministero dei Trasporti deve emanare il provvedimento finalizzato a impedire l’esercizio abusivo del servizio taxi e di noleggio con conducente. In questo modo viene sospesa l’efficacia dell’articolo della legge quadro sul Trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea che affronta questo aspetto.
"Il margine di ripensamento è risibile - afferma Federico Rolando, portavoce nazionale di Federtaxi - questo potrebbe aprire panorami prossimi di lotta, che verranno stabiliti durante l'assemblea di categoria prevista per il 22 a Roma, prima del passaggio definitivo in Parlamento. I tassisti aspettano da settembre 2015 il promesso tavolo sulla legge delega concordato con il governo".
“Non si tratta di una sanatoria, ma di colmare un vuoto normativo e favorire forme di trasporto innovativo come la sharing economy”, ribatte Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “La normativa attuale è antidiluviana ed impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. I giovani, infatti, utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta, quindi, di ampliare l’offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa”, conclude Dona.
Giulia Piemontese
(Immagine da: motherboard.vice.com)