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FIRENZE, 31 OTTOBRE 2011 – Si è conclusa ieri la tre giorni “Big Bang” alla Leopolda e Matteo Renzi, sindaco di Firenze, lancia la sfida con la creazione di un “Wiki-Pd”: cento proposte per cambiare il nostro Paese.[MORE]
Con la tre giorni dei rottamatori alla Leopolda, Renzi ha iniziato a far tremare la classe dirigente del Pd. Tra i più preoccupati, a quanto pare, Bersani che polemizza: <<Non scambiamo idee nuove per usato anni ‘80>>. Il sindaco di Firenze è stato paragonato dal leader del Pd a un intemperante intento a “scalciare”, animato dalle peggiori intenzioni e aizzato da un furore generazionale fonte di ogni “sciocchezza”.
Ma, almeno per il momento, Renzi non ci pensa neppure a candidarsi alle primarie. Ieri sera, a “Che tempo che fa” ha affermato di non aver nessuna intenzione di diventare segretario del Pd. E a Bersani risponde: <<È evidente che c’è un problema di rapporto con le vecchie liturgie di partito, lo dico con rispetto. È finita l’era dei dirigenti del partito che danno la linea agli eletti, i quali sono poi chiamati a fare volantinaggio per spiegare cosa devono pensare i cittadini: andava bene nel ‘900, ora no. Gli elettori devono aver peso e concorrere alla linea di partito>>.
Il sindaco di Firenze lancia così l’idea del “Wiki-Pd”. <<Faremo un’associazione, un think tank. Lanceremo il nostro wiki-Pd, con 100 proposte che si possono discutere>>.
Il progetto è ora on-line: dai tagli alla politica alla riforma delle pensioni, dal ripensamento degli ordini professionali agli investimenti nella cultura, dal diritto di voto ai 16enni all’obbligatorietà del servizio civile, fino all’istituzionalizzazione del 5 per mille.
Il primo capitolo riguarda i tagli alla politica. È proposta l’abolizione di una delle due Camere, dei vitalizi per i parlamentari e i consiglieri regionali, dell’attuale legge elettorale, l’eliminazione delle province e l’accorpamento dei comuni.
Tra le proposte per la crescita figurano: la privatizzazione delle imprese pubbliche e delle municipalizzate. Sulle pensioni no a quelle per anzianità, si al sistema contributivo per tutti. Abolizione dell’Irap, no ai condoni, riforma degli ordini professionali, dirigenti “a termine” nelle aziende pubbliche. Via la cassa integrazione sostituita dall’indennità di disoccupazione universale, applicabile anche ai dipendenti di piccole e medie imprese.
Per quanto riguarda: la sanità, costi standard in tutta Italia; per la ricerca è previsto un fondo nazionale gestito con criteri da venture capital; per la giustizia, formazione di una task force di magistrati in pensione e giovani avvocati per aiutare i giudici a smaltire gli arretrati della giustizia civile; e per l’ambiente, incentivi per le energie rinnovabili e l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di acquistare auto a basso consumo.
Queste sono solo alcune delle 100 proposte pubblicate on-line nel sito leopolda2011.it
Gaia Seregni