Renzi, accordo con Padoan sulla Delega Fiscale. Ma Bersani lo attacca

giovedì 8 gennaio, 2015

ROMA, 08 GENNAIO 2015 - Pieno accordo tra il Premier e il Ministro dell'Economia dopo l'incontro a Palazzo Chigi. Il testo arriverà in Cdm il 20 febbraio: sarà un provvedimento molto più ricco e ampio.[MORE]

Dopo le polemiche sulla discussa norma definita "pro-Berlusconi" Matteo Renzi ha incontrato il ministro Padoan a Palazzo Chigi, annunciando delle modifiche al testo che arriverà in Cdm solo il 20 febbraio, nonostante la minoranza Dem chiedesse di anticiparlo prima dell'elezione del Capo dello Stato.

Il premier ha inoltre rivendicato la paternità dell'articolo 19 bis della delega fiscale, che stabilisce la soglia di non punibilità al 3%. «La manina è la mia» ha detto nel corso dell'assemblea Pd alla Camera. Renzi ha poi affermato davanti ai deputati del Partito Democratico che se rivendica la paternità della norma non lo fa per «difendere» qualcuno dei suoi, aggiungendo che si è «discusso e approfondito punto per punto» nel governo. E il suo esecutivo «non mette la firma» su pacchetti di norme «preparate dai tecnici».

L'ex segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, però non ci sta e attacca: «C'è una proporzionalità, chi ha di più può evadere di più». Lo stesso criterio di proporzionalità, ha poi fatto notare , "manca però nel Jobs Act" e nei licenziamenti disciplinari. "Nel decreto attuativo del Jobs Act - ha spiegato - c'è scritto che il lavoratore licenziato per violazione disciplinare può solo dimostrare l'insussistenza del fatto, ma si esclude espressamente ogni valutazione sulla proporzionalità della sanzione". "Si può essere licenziati anche se si fanno 5 minuti di ritardo".

(fonte immagine: il fattoquotidiano.it)

Giuseppe Sanzi

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