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MILANO, 08 MARZO 2013 - Invece di presentarsi in Tribunale, dove era atteso dai giudici della quarta sezione penale per l’udienza relativa al processo, Silvio Berlusconi è finito all'ospedale San Raffaele . Questo, il giorno dopo che i suoi avvocati avevano invocato il legittimo impedimento per motivi di salute e il pm Ilda Boccassini aveva chiesto ai giudici di respingere l'istanza di rinvio dell'udienza, in quanto i problemi di salute addotti «non sono un legittimo impedimento assoluto».
Per la Boccassini, il fatto che il Cavaliere si sia fatto visitare il 5, il 6 e il 7 marzo al San Raffaele, contestualmente ai tre certificati medici forniti dai suoi avvocati nei giorni scorsi, non sono una testimonianza di un peggioramento tale da non consentire all'ex premier di esporsi alla luce. rappresenta un'escalation che sembra proprio fatta apposta per non celebrare l'udienza. [MORE]
«Non è la prima volta che mi devo esprimere su un legittimo impedimento e vista la strategia tenuta in passato da Berlusconi, quanto rappresentato dai suoi legali con questi certificati medici non può rappresentare un impedimento assoluto», ha affermato la Boccassini, aggiungendo che: «Un medico serio avrebbe dovuto rilevare fin dalla prima visita il fatto che il Cavaliere doveva rimanere in riposo sette giorni e non poteva uscire di casa». Pronta la reazione dei legali di Berlusconi, che hanno sostenuto che l'opposizione della Boccassini nasca dalla «logica del sospetto».
Comunque, i giudici si sono ritirati in camera di consiglio per decidere se accogliere o meno l'istanza avanzata dalla difesa dell'ex premier.
(fonte: La Repubblica)
Rosy Merola
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