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LECCE, 05 MAGGIO 2014 - Si è concluso oggi il dibattimento in appello nei confronti di Giovanni Vantaggiato che, a causa di un torto subìto dalla Pubblica Amministrazione, era stato protagonista nell'attentato che causò la morte nella scuola Morvillo Falcone di Brindisi della piccola Melissa Bassi e ferì altre sue compagne.
Il processo di appello era stato rimandato per lo sciopero degli avvocati. Oggi, il difensore di Vantaggiato ha chiesto che il giudice dell'appello si esprima contro la sentenza in primo grado sull'infermità mentale del suo cliente: per il difensore, servirebbe una perizia per verificare la capacità di intendere e di volere del suo assistito e dovrebbe essere eliminata l'aggravante dell'atto terroristico.[MORE]
Ricordiamo che l'uomo in primo grado è stato condannato all'isolamento per 18 mesi e all'ergastolo e che il caso della piccola Melissa purtroppo non è l'unico con protagonista Vantaggiato: nel 2008 (prima dell'attentato alla scuola), l'uomo era stato accusato di attentato e di detenzione di ordigno illegale.
Per la Procura di Brindisi, "È il fatto più grave della storia criminale salentina" e Vantaggiato era lucido e consapevole di quanto faceva. Il Pubblico Ministero ha parlato oggi in aula di un: "Uomo privo di senso morale, un criminale cattivo che fa esplodere alle otto meno un quarto, tre bombole, riempite di esplosivo. Compie quell'atto per punire tutti".
I genitori di Melissa hanno chiesto giustizia per la figlia e trovano illogico la richiesta della perizia da parte dell'avvocato difensore. "La perizia dovrebbero farla a noi", rispondono a chi chiede come si sentano.
(www.quotidianodipuglia.it)
Annarita Faggioni