Pirellone, insegnanti precari: chiamata diretta, le graduatorie non contano
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MILANO, 05 APRILE 2012-Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la riforma della scuola, in cui "il professore a chiamata", costituisce una delle colonne portanti del pacchetto "Crescilombardia",fortemente voluto dal governatore Roberto Formigoni, che avrà una fase di sperimentazione di tre anni. In pratica, "il professore a chiamata" consentirà ai presidi di scegliere direttamente i supplenti annuali senza attendere le disposizioni del provveditorato, potendo scegliere nelle graduatorie, ma senza l'obbligo di rispettare l’ordine delle liste.
Se da un lato la suddetta riforma, rappresenta un passo indietro in riferimento al progetto di legge originario della Regione, in cui in pratica erano state bandite le graduatorie, affidando alla giunta i criteri per gli inserimenti nelle scuole, dall'altro, costituisce un passo in avanti riguardo alla normativa precedente. Per quanto concerne le modalità di espletamento del bando di concorso, queste saranno stabilite "solo sulla base di un accordo Stato".
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Non poteva non suscitare polemiche la suddetta desisione del Pirellone, "Una riforma incostituzionale", sostiene la responsabile nazionale scuola del Pd Francesca Puglisi e il segretario generale nazionale della Cgil scuola Mimmo Pantaleo che "diffida il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo a stipulare qualsiasi intesa con la Regione". Dura la reazione anche da parte dal responsabile del settore scuola della Cisl Lombardia Silvio Colombini, "Ci sono già le graduatorie con tanti aspiranti all’assunzione di ruolo, e ogni deroga alla normativa nazionale rischia di creare disagi e incertezze rendendo vano l’obiettivo che la proposta iniziale voleva raggiungere. Quello di garantire qualità stabilizzazione del personale".
Sulla stessa lunghezza d'onda il Coordinamento dei lavoratori della scuola 3 ottobre che come "questa sperimentazione limiterà fortemente la libertà d’insegnamento dei docenti assolvendoli ai dirigenti scolastici dei singoli istituti". In controtendenza, il presidente Roberto Gontero dell’associazione dei genitori delle scuole cattoli che ha dichiarato, "Il reclutamento diretto degli insegnanti è un segnale di vero cambiamento per il sistema scolastico". Il leader della Cisl Lombardia Gigi Petteni, è più talgliente, "Formigoni invece di ospitare l’Isola dei famosi dovrebbe smettere di fare la bella addormentata nel bosco".
La riforma è stata votata in maniera compattata dalla maggioranza di centrodestra, "È un provvedimento impostante che semplifica tanti settori della vita sociale", ha commenato il Pdl Mario Sala. Per il consigliere regionale del Pd Fabio Pizzul, invece, si tratta di "una forzatura poco rispettosa dell’ordinamento attuale". Chiara Cremonesi di Sel si rivolge al governo al fine di "impugnare la legge". Infine, per Formigoni, "L’ostruzionismo è stato battuto. Assurdo parlare di retromarce o di aria fritta". Tuttavia, il segretario regionale del Pd Maurizio Martina, dichiara, "È un provvedimento omnibus, disorganico e confuso".
(Fonte: La Repubblica)
Rosy Merola