Piazza Affari, il giorno dopo l'apertura della crisi governo: si prospetta lunedì nero
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MILANO, 30 SETTEMBRE 2013 - Come anticipato ieri in un articolo inerente gli effetti economici della crisi: «Come reagiranno i mercati finanziari e lo spread? Quest’ultima domanda forse è quella più semplice a cui si può cercare di dare una risposta, visto che - nell’ultima seduta di venerdì – lo spauracchio di quanto poi è accaduto si è già fatto sentire: lo spread è tornato sopra 260 punti base e Piazza Affari è stata maglia nera in Europa, chiudendo a -1,27%. Quindi, non ci sorprenderà domani – già alle prime battute – Piazza Affari subito in profondo rosso e l’impennata dello spread». Scontatamente, infatti, al momento della scrittura il Ftse Mib viaggia a -1,95% a 17.301 e lo spread a 279 punti base e il rendimento del titolo decennale italiano al 4,55%.
A tirare giù il listino principale di Piazza Affari, i titoli collegati a Silvio Berlusconi, Mediaset (-3,6%, con Mediolanum e Mondadori - dopo la sospensione – sono ritornate agli scambi con cali simili), i bancari – a causa della correlazione diretta con lo spread (Intesa e Ubi a -3,9%, Unicredit -3,7% e, Mps cede il 3,4%) Per ora, maglia nera del listino Fonsai (-4,5%). In evidente controtendenza per Telecom, in progresso a 2,9%.
Oltre ad un lunedì nero, si prospetta un andamento simile per Piazza Affari e spread, almeno fino a mercoledì, quando Enrico Lettera si rivolgerà al Parlamento per chiedere la fiducia.
Male anche le consorelle europee, spavetata dall'incertezza italiana.
Rosy Merola [MORE]