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PALERMO, 14 GIUGNO 2013 - Ha preso ufficialmente inizio questo pomeriggio, ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, il gay pride nazionale 2013. Al convegno inaugurale dal titolo “I diritti LGBT e i diritti umani” hanno preso parte, come già preannunciato nelle scorse settimane, il presidente della Camera, Laura Boldrini, accolta al suo ingresso da grandi applausi, e il ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem.[MORE]
La loro presenza, in questi ultimi giorni, ha sollevato le proteste di diversi esponenti politici e a tal proposito non è mancata la risposta del ministro Idem: «Non è la prima volta che il governo partecipa a una iniziativa simile – afferma il ministro – già nel 2007 Giovanna Melandri e Barbara Pollastrini sono state presenti. Sono molto stupita di tutto questo clamore. Da quando ho preso in mano la delega delle Pari Opportunità mi sono sempre battuta per dare i diritti alle persone che sono gay, lesbiche, persone lgbt come si usa dire. Mi sembra una naturale conseguenza di quello che ho fatto dall’inizio. Palermo – ha concluso la Idem – diventa la capitale dei diritti e poi mi sembra che sia molto rilassata per quanto riguarda questo tema a conferma del fatto che è una città estremamente civile. Direi che hanno scelto il posto giusto per fare questo Pride nazionale».
Anche secondo il presidente della Camera, Laura Boldrini, non esiste alcun genere di contraddizione tra il sostegno alla famiglia ed il sostegno ai diritti della comunità Lgbt, infatti «sostenere i diritti degli omosessuali – afferma la Boldrini – non può e non deve essere in alcun modo contrapposto al sostegno verso la famiglia, la cui centralità non è assolutamente in discussione. Rafforzare le politiche a sostegno della famiglia è un’esigenza che sento forte. Ma questo non mi impedisce di ribadire la necessità di vedere rispettati anche i diritti delle comunità Lgbt. Non esistono rivalità nella lotta contro le discriminazioni e contro le privazioni – fa notare il presidente della Camera – ma esiste e deve esistere un solo costante e fermo impegno delle istituzioni verso la condanna di ogni discriminazione e verso la sconfitta di ogni forma di esclusione. L’impegno verso la tutela dei diritti delle persone omosessuali e transessuali deve viaggiare fianco a fianco e altrettanto prioritariamente con l’impegno contro le discriminazioni di genere, contro la precarietà nel lavoro, contro la discriminazione di razza o religione, contro il mancato riconoscimento dei diritti di chi da straniero nasce e vive in questo paese. Noi qui oggi – ha continuato la Boldrini – parliamo di diritti e nessuno ha il diritto di ridicolizzare questo nostro incontro. Qui non vedo né carnevalate né pagliacciate, ma persone che si confrontano sui diritti, che sono un tema cruciale. Questa manifestazione – ha concluso – si svolge in una città da millenni crocevia di popoli e culture, dove da sempre chi arriva trova accoglienza e inclusione e quindi arricchimento culturale».
E l’importanza che per la città di Palermo assume questo Pride viene espressa dal sindaco Leoluca Orlando: «celebriamo l’inizio di un evento che per noi rappresenta una nuova tappa verso la candidatura di Palermo a capitale europea della cultura perché la nostra città non è solo mare, sole e monumenti, ma anche luogo di libertà e uguaglianza, luogo di affermazione e promozione di diritti. Ecco – ha sottolineato il sindaco – perché siamo orgogliosi del fatto che da pochi giorni Palermo abbia, con un voto a larga maggioranza del Consiglio Comunale, il Registro delle Unioni Civili. Sappiamo – ha continuato Orlando – che la strada per l’affermazione dei diritti di tutti e tutte è ancora lunga, ma la presenza oggi del presidente della Camera e della ministra per le Pari Opportunità accanto alla Regione e all’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Raziali) è un grande incoraggiamento ad andare avanti».
(Immagine ilsecoloxix.it)
Giovanni Maria Elia