Operazione Lamezia: Il Politico e Il Boss, per Aiello Chiesto L'arresto
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LAMEZIA TERME (CZ), 26 LUGLIO 2013 - La cosca Giampa' per finanziare gli acquisti di armi e stupefacenti, nonche' per garantire il pagamento degli stipendi ai numerosi affiliati, aveva creato un vorticoso sistema di truffe assicurative avvalendosi della collaborazione di un gruppo composto da assicuratori, periti, carrozzieri, medici e avvocati, tutti arrestati dalla Polizia di Stato nel corso della imponente operazione sul territorio di Lamezia Terme portata a termine dalla squadra Mobile di Catanzaro.
Dalle indagini e' emerso che dal sistema-truffe arrivavano nelle casse della cosca, ogni anno, milioni di euro di cui beneficiavano anche i professionisti che concorrevano con la cosca
Tra gli indagati e gli arrestati nell'operazione antimafia a Lamezia Terme anche numerosi politici, imprenditori, avvocati, medici e appartenenti alla Polizia penitenziaria. A numerosi arrestati, oltre al reato di associazione mafiosa, sono stati contestati diversi omicidi verificatisi in una cruenta guerra di mafia svoltasi tra il 2005 e il 2011 in Lamezia Terme nonche' diverse centinaia di episodi estorsivi nei confronti di attivita' imprenditoriali e commerciali.
C'e' anche un parlamentare della Repubblica tra le persone coinvolte nell'operazione contro la cosca Giampa' di Lamezia Terme (Catanzaro), che ha portato in carcere 65 persone ricostruendo le dinamiche delittuose degli ultimi anni. Il parlamentare non e' pero' l'unico politico coinvolto nel blitz, che ha portato in carcere anche altri personaggi politici, medici e avvocati compiacenti. Secondo quanto si e' appreso il parlamentare sarebbe indagato per voto di scambio.
Altro i personaggio di rilievo finiti in carcere per l'operazione contro la cosca Giampa' di Lamezia Terme c'e' anche Gianpaolo Bevilacqua, esponente di primo piano del Pdl della Provincia di Catanzaro. Bevilacqua e' vicepresidente della Sacal, la societa' di gestione dell'aeroporto di Lamezia Terme, mentre ha ricoperto fino a pochi mesi fa il ruolo di consigliere provinciale a Catanzaro, come capogruppo del Pdl. Nel suo curriculum ci sono varie esperienze nelle istituzioni, compreso alcuni incarichi di consulente del ministero delle Attivita' Produttive.[MORE]
ULTIMA ORA 10:10
E' il senatore Piero Aiello il parlamentare indagato nell'ambito dell'inchiesta che ha portato in carcere 65 persone ritenute legate alla cosca Giampa' di Lamezia Terme. Aiello, indagato per voto di scambio, e' stato eletto nel Pdl e in passato ha ricoperto il ruolo di assessore regionale in Calabria, sia alla sanita' che all'urbanistica. Il senatore e' considerato uno degli esponenti di spicco del centrodestra calabrese, noto come "mister preferenze" per le migliaia di voti conquistati in tutte le tornate elettorali in cui si e' candidato. Nato ad Ardore (Reggio Calabria) 57 anni fa, Aiello e' un medico e vive a Catanzaro
ULTIMA ORA 13:45
Ha incontrato nello studio legale di un avvocato il boss Giuseppe Giampa' e uno dei componenti di punta del clan, Saverio Cappello. A loro avrebbe chiesto il sostegno elettorale per le elezioni regionali del 2010, dove e' risultato il primo degli eletti nella lista del Pdl. E' questa la contestazione mossa nei confronti del senatore Piero Aiello, indagato nell'ambito dell'inchiesta che ha portato in carcere 65 persone tra esponenti della cosca di Lamezia Terme e professionisti compiacenti. Secondo l'accusa Aiello avrebbe incontrato gli esponenti del clan almeno in due occasioni.
Il magistrato titolare delle indagini, Elio Romano, aveva chiesto l'arresto per il parlamentare di centrodestra, ma e' stato il gip Abgail Mellace a non concederlo
ULTIMA ORA 14:30
IL POLITICO E LA 'RELAZIONE STABILE' CON IL CLAN
"Un politico che da anni ha intessuto una stabile, paritetica, assolutamente deprecabile relazione di cointeressenza e solidarieta' con l'organizzazione, nella consapevolezza di essere colui che ricambia o deve ricambiare i numerosi favori ricevuti per la sua brillante ascesa politica". A scriverlo e' il gip Abgail Mellace, firmataria dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gianpaolo Bevilacqua, 45 anni, attuale vice coordinatore provinciale del Popolo delle liberta'. E' lui il politico finito in manette nell'operazione "Perseo" contro la cosca Giampa' di Lamezia Terme che vede indagato anche il senatore del Pdl, Piero Aiello.
Il contesto che ha portato all'arresto di Bevilacqua ha dell'incredibile. Secondo il procuratore aggiunto della Dda, Giuseppe Borrelli, "e' incredibile che chi ricopre importanti attivita' possa andare in un negozio per chiedere le tute per i detenuti da comprare con lo stesso sconto applicato alla cosca. Una vicenda grave, tra il folkloristico e il drammatico, ma che indica anche la qualita' di certa politica in Calabria".
D'altronde, Bevilacqua, secondo il gip Mellace che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, avrebbe fornito "un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo di natura materiale e morale" alla cosca Giampa'. E questo, perche' il gip ha riscontrato come il giovane politico lametino si sarebbe impegnato per "l'assegnazione di appalti o posti di lavoro in cambio del costante impegno elettorale da parte degli esponenti della cosca". Tutto, secondo il gip, "producendo un patto elettorale politico-mafioso".
Ed in pochi anni, Bevilacqua aveva conquistato un ruolo di primo piano in politica. Eletto in Consiglio provinciale nel 2004 con 1.574 preferenze, salite a 2.367 nel 2008. Quindi assumendo vari ruoli: capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale, dirigente della Regione Calabria, presidente della Commissione provinciale Lavori pubblici, prima rappresentante della Sacal, societa' che gestisce l'aeroporto di Lamezia Terme, e poi vicepresidente del Consiglio di amministrazione. Ed ancora, presidente del Cda del Centro tipologico nazionale-societa' consortile per azioni, membro del comitato di sorveglianza del Consorzio agrario provinciale di Pistoia, su incarico del ministero delle Attivita' produttive, per il quale ha ricevuto
Redazione
Fonte (Agi)