Napolitano: "ho tenuto a bada i miei sentimenti negativi senza avere mai cedimenti"
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ROMA, 02 GENNAIO 2015 - Giorgio Napolitano ha salutato come sempre il nuovo anno con il discorso di fine anno dal Quirinale. Il suo ottavo ed ultimo discorso visto che il Presidente della Repubblica presenterà nel corso di questo 2015 le dimissioni dal suo incarico. Una decisione che era già nell’aria da diverso tempo e che ha avuto l’ennesima conferma dalle parole dello stesso Presidente in carica.
Un anno difficile per Giorgio Napolitano, che come lui stesso ha dichiarato ha dovuto fare i conti con il tempo che passa e con i suoi quasi novantanni. Un’età che sicuramente non gli avrebbe consentito di poter adempiere al meglio alle alte cariche istituzionali che un Presidente è chiamato ad onorare ed esercitare.
“Ho tenuto a bada i sentimenti” ha detto Napolitano sottolineando di esserselo quasi imposto. In particolare modo “i sentimenti negativi che pure avrebbero potuto esserci in un bilancio come quello destinato a concludere i miei quasi nove anni al Quirinale” ha precisato il Presidente Napolitano, che però prontamente ha dichiarato: “non mi è parso assolutamente il caso di avere simili cedimenti”.[MORE]
Un Presidente che ha fatto i conti con se stesso, con la propria età, con il proprio declino fisico, ma nonostante tutto ha tenuto fede a quanto giurato prima di entrare al Quirinale oramai quasi nove anni fa.
Molto probabilmente Napolitano presenterà le dimissioni il prossimo 14 Gennaio in modo da consentire alle Camere di poter valutare e votare il futuro Presidente della Repubblica entro fine gennaio.
Durante il discorso di fine anno Napolitano ha elogiato gli italiani - eroi che nella vita di tutti giorni che portano il nome del nostro paese alto nel mondo: dall’astronauta Samantha Cristoforetti, a Fabiola Giannotti, all’italiano Fabrizio medico di Emergency partito per soccorrere i malati di Ebola in Sierra Leone al punto di rischiare la sua stessa vita. Le parole di Napolitano sono per quell’Italia silente, ma generosa che si impegna tutti i giorni con entusiasmo e coraggio. Un altro esempio citato da Napolitano è quello di Serena Petriucciolo, l’ufficiale medico di Marina che sulla nave Etna ha aiutato una profuga nigeriana a partorire.
Uno spaccato della nostra Italia che non sempre viene menzionata, degli esempi semplici e puliti su cui bisognerebbe puntare l’attenzione lasciando da parte i tanti casi di italiani indegni. Il pensiero poi del Presidente è per l’Italia affinchè si proceda quanto prima a “bonificare il sottosuolo marcio della società” portando il paese verso una nuova rinascita.
(foto: lindro.it)
Emanuele Ambrosio