Monti contro Berlusconi e Bersani: è la fine dell'idillio tra Pd e Scelta Civica?
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ROMA, 23 GENNAIO 2013 - Il premier uscente Mario Monti è stato ospite ieri sera di Giovanni Floris, durante il programma televisivo Ballarò. Nel suo intervento, il leader della Scelta Civica ha attaccato sia Berlusconi che, seppur in modo più lieve, Bersani.
Quest'ultimo ha specificato più volte che il Pd raggiungerebbe un'intesa con Monti ad elezioni concluse, portando così Ingroia a prendere la decisione di chiudere il dialogo con la coalizione. La Scelta Civica, però, sembra non essere più di tanto favorevole all'apertura nei confronti del Pd, a tal punto che il Professore ha detto: «Bersani è il volto simpatico della sinistra e personalmente ha fatto cose buone, ma non ho la fantasia che ha lui nell' immaginare di poter svolgere un'attività di governo con Vendola e Camusso».
Monti ha espresso «Grande sfiucia» nei confronti di entrambe le coalizioni, ma poche ore prima aveva specificato: «Apprezzo il Pd e Berlusconi ha torto a dire che Bersani è comunista». A seguto delle recenti dichiarazioni a Ballarò, l'elettorato risulta dunque essere confuso in merito alla possibilità di dialogo tra Pd e Scelta Civica.[MORE]
Non vi sono dubbi, invece sulla rilvalità con Berlusconi. Il Professore ha detto del Cavaliere: «Se vince lui è il disastro». Prima di raggiungere Floris nello studio televisivo, Monti aveva concesso un'intervista a Radio Due, durante la quale ha specificato che eventuali nuove crisi economiche dipenderanno dall'esito delle prossime elezioni.
Il premier uscente ha spiegato: «Ora c'è una situazione di stabilità finanziaria e si vede dall'andamento dello spread e dei tassi, che è tutto il contrario di un anno fa e questo è rassicurante, ma dopo una terapia intensa, e anche al di là, questo è un paese che da 15 anni cresce meno della metà degli altri nell'Eurozona».
Riguardo al leader del Pdl, Monti ha detto ai microfoni di Radio Due: «La rivoluzione liberale di Berlusconi non è né rivoluzionaria, né liberale. Il Cavaliere è molto amichevole e cordiale: da quel lato, in Europa, è ricordato molto incisivamente, ma aveva una difficoltà di incisione sulla realtà delle cose».
Dalle parole del Professore emerge che la sua posizione è chiara nei confronti del Pdl, ma risulta essere dubbia per quanto riguarda l'eventuale dialogo con il Pd.
(Foto da ilfoglio.it)
Alessia Malachiti