Ligresti: arrestata l'intera famiglia. Dettagli della conferenza stampa
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TORINO, 17 LUGLIO 2013 – Scossa di terremoto nel Salotto buono: arrestata l’intera famiglia Ligresti. Questa è la clamorosa svolta a cui è approdata l’inchiesta su Fonsai. Infatti, stamattina, su richiesta della procura di Torino, gli uomini della Guardia di Finanza di Torino ha proceduto agli arresti di Salvatore Ligresti, ai domiciliari, e i tre figli Giulia, Jonella e Paolo (al momento ricercato, visto che si trova in Svizzera). Inoltre, insieme a loro, sono stati arrestati anche gli ex amministratori delegati di Fonsai, Fausto Marchionni ed Emanuele Erbetta e l'ex vicepresidente Antonio Talarico. Le ipotesi di reato che hanno fatto scattare le manette sono di falso in bilancio aggravato per grave nocumento al mercato e manipolazione del mercato.
In sostanza, i reati contestati scaturirebbero - secondo gl'inquirenti - dall'occultamento al mercato di un "buco" nella riserva sinistri di Fondiaria per circa 600 milioni di euro. Informazione, quest'ultima ritenuta sensibile e determinante per le decisioni degli investitori e la cui mancata comunicazione ha determinato - in base alle valutazione degli inquirenti, un danno ad almeno 12mila risparmiatori.
L'inchiesta della procura di Torino su Fonsai aveva preso il via nell'estate 2012 - con l'ipotesi di falso in bilancio e ostacolo all'attività di vigilanza relativamente al quadriennio 2008-11 - sull'onda di quella milanese su Premafin, società del gruppo Ligresti. Alle sopraindicate ipotesi di reato, si era aggiunta poi anche l'ipotesi di infedeltà patrimoniale dopo la presentazione di numerose querele da parte degli azionisti.
Fissata alle ore 11.00 di oggi una conferenza stampa attraverso cui - il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Giuseppe Gerli, e il Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Torino, Vittorio Nessi - daranno luci dazioni in merito all’intera operazione e agli arresti.
Al momento della scrittura, a Piazza Affari, il titolo Fondiaria - Sai è in flessione, mentre resistono le azioni Unipol, in leggero rialzo.
Conferenza stampa, dettagli dell’operazione. «Uno spaccato inquietante», queste sono le parole pronunciate dal procuratore aggiunto Vittorio Nessi della procura di Torino, nel corso della conferenza stampa sull'inchiesta Fonsai. Nessi ha proseguito puntualizzando che: «Una società assicurativa molto importante era piegata agli interessi di una parte dell'azionariato, quello che contava. I Ligresti attraverso Premafin detenevano oltre il 30 percento della società». Nel corso della suddetta indagine - partita nell’agosto 2012 - gli uomini delle Fiamme Gialle hanno verificato «come fosse avvenuta una «sistematica sottovalutazione delle riserve tecniche del gruppo assicurativo della riserva sinistri», cosa che avrebbe portato a formare un “tesoretto” di famiglia di 253 milioni di euro. Questa, infatti è la somma di denaro che la holding della famiglia Ligresti e Premafin - secondo l’accusa –avrebbe incassato come utili al posto di registrare perdite. Inoltre, «La famiglia Ligresti, contando anche sulla compiacenza del top management si è assicurata oltre al costante flusso di dividendi anche il via libera a numerose operazioni immobiliari con parti correlate». Infine, per quanto riguarda gli arresti effettuati questa mattina, la Procura di Torino ha deciso di procedere con le suddette misure cautelari, per le concrete possibilità di fuga, sia per il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. Come ha raccontato il comandante della guardia di finanza di Torino, generale Giuseppe Gerli. «Salvatore Ligresti ha reagito all'arresto con molta serenità».
Per il gip di Torino; «La custodia in carcere appare l’unica adeguata a salvaguardare le esigenze cautelari per Jonella, Giulia Maria e Gioacchino Paolo Ligresti, essendo assolutamente necessario che sia impedito loro qualsiasi contatto con i terzi, sia di persona che a mezzo del telefono, al fine di contenere in particolare la loro propensione al reato e il rischio di fuga, non essendo ragionevole prevedere che tali esigenze potrebbero essere salvaguardate con semplici misure prescrittive quali il divieto di ricevere visite e di avere contatti telefonici associati agli arresti domiciliari».
[Articolo aggiornato alle ore 12.30]
Approfondimento: Intrighi del “Salotto Buono”: I Ligresti
(fonte: Corriere della Sera. Per le quotazioni dei tiroli: Il Sole 24 Ore. Foto: investireoggi.it )
Rosy Merola
[MORE]