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VERONA, 13 AGOSTO 2013- C’è ancora incredulità tra la gente che viene a conoscenza del tragico omicidio di Lucia Bellucci, la donna uccisa dall’ex fidanzato Vittorio Ciccolini e trasportata in macchina sul sedile del passeggero da Trento a Verona. [MORE]
“Lui ha confessato ed ha usato un termine molto preciso: ho commesso un’oscenità” dice l’avvocato Guariente Guariente, uno dei difensori di Ciccolini. “Questo per noi è un dramma, a tutto avremmo pensato, fuorchè di arrivare a questo. Vittorio è sempre stata una persona tranquilla. Per carità, spirito tormentato, però uomo tutt’altro che portato alla violenza: non credo che in tutta la sua vita abbia mai colpito qualcuno nemmeno con uno schiaffo”. Nessuno si sarebbe aspettato un gesto tanto disperato quanto folle da quell’uomo 45enne, a detta di tutti rispettabilissimo e con una brillante carriera davanti a sé. Ciccolini aveva però già premeditato l’omicidio: i colleghi hanno trovato ieri in ufficio un biglietto con scritto “Perdonatemi. Vittorio”. Poi l’invito a cena, forse con la promessa che quella sarebbe stata l’ultima volta che lui l’avrebbe cercata o forse con la speranza che Lucia tornasse con lui. La ragazza sarebbe stata prima strangolata e poi accoltellata, alla fine di una cena in un ristorante del Trentino, tra la notte di venerdì 9 e di sabato 10. Vittorio avrebbe poi sistemato il corpo sul sedile accanto al guidatore e, dopo aver girovagato per qualche ora, avrebbe fatto ritorno a Verona, lasciando il corpo senza vita di Lucia in macchina con un mazzo di rose sopra.
La difesa di Ciccolini è stata presa in carico da alcuni avvocati dello studio dove lavorava, mentre a difendere la famiglia di Lucia sarà Giulia Bongiorno.
Federica Sterza
Foto www.larena.it