Latina: sedicenne massacrato in strada dal branco fra l'indifferenza della gente
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LATINA, 20 NOVEMBRE 2012 – Massacrato in pubblico per uno sguardo, fra l’indifferenza generale della gente. Ecco ciò che è accaduto domenica sera ad un sedicenne di Latina, iscritto al terzo anno del Liceo Classico.
Verso le 19:30 il ragazzo si trovava, insieme alla fidanzatina quindicenne, di fronte alla vetrina di un noto negozio di abbigliamento del posto, in viale Umberto I, quando un gruppo di uomini, fra i 25 e i 30 anni, con le rispettive compagne e alcuni di loro anche con figli piccoli al seguito, ha iniziato a fissarli insistentemente, facendo poi pesanti apprezzamenti sulla ragazzina.[MORE]
Il ragazzo, dopo aver lanciato un’occhiata al gruppo, avrebbe preso la fidanzatina e si sarebbe recato verso il suo scooter per riaccompagnare a casa la ragazza, ma il gruppo l’avrebbe seguito e, mentre il giovane stava per immettersi in strada, uno di loro l’avrebbe colpito alla nuca per poi tirarlo giù dal motorino e riempirlo di calci e pugni insieme agli altri, mentre le loro compagne erano intente a minacciare la ragazzina.
L’episodio, avvenuto i pieno centro e sotto gli occhi di tutti, è stato accolto con totale indifferenza dagli abitanti del luogo: nessuno ha provato ad intervenire in aiuto del ragazzo né tantomeno a chiamare le forze dell’ordine.
Il giovane, finalmente lasciato libero dai suoi aggressori, ha provato a riaccompagnare la fidanzatina a casa, ma lungo il tragitto è stato costretto a recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove gli sono stati dati venti giorni di prognosi. Immediata la denuncia alle autorità competenti effettuata da parte dei medici dell’ospedale e poi dal padre del giovane, ma purtroppo il ragazzo non è stato in grado di riconoscere i suoi aggressori.
Forse, se anche solo uno dei tanti passanti avesse composto il numero (oltretutto gratuito) delle forze dell’ordine invece di tirare dritto e lasciare che un innocente ragazzino venisse massacrato senza ragione, a quest’ora le belve incivili responsabili dell’aggressione non continuerebbero a girare a piede libero per la città e a dare il peggior esempio del mondo ai figli che, quella notte, erano con loro ad assistere al massacro di un ragazzino senza colpe.
(fonte www.latinanotizie.it; La Provincia Latina)
(foto www.casa.it)
Elisa Lepone