La preghiera: un dolce strumento contro la tentazione
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CATANZARO, 19 GENNAIO 2011 - Oggi risponde alla domanda di Ludovica Raimondi il sacerdote Francesco Cristofaro.[MORE]
R: Carissima Ludovica, innanzitutto, la prima cosa che mi sento di dirti rispondendo alla tua domanda è questa: La preghiera è la cosa più cara che vi è al mondo. Perché? Perché noi viviamo in un mondo lontano da Dio, viviamo in una carne debole, fragile, con una mente sempre gravata, appesantita dai molti pensieri. Ecco quanto afferma il Libro della Sapienza:
“Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore? I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni. A stento immaginiamo le cose della terra, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi ha investigato le cose del cielo? Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito? Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito e furono salvati per mezzo della sapienza» (Sap 9,13-18).
Perché la tristezza? Due possono essere le cause: la tentazione che ci vuole sempre fuori dalla volontà di Dio o la poca fede che il Signore sa già di cosa abbiamo bisogno prima ancora che noi glielo chiediamo.
La preghiera deve essere fatta con il cuore, sentita dentro. I pensieri tornano sempre, perché la tentazione è in agguato e si vuole impadronire delle persone che sono deboli. Pensiamo che Dio ci ama, ci è vicino, camminiamo con i suoi pensieri e la sua grazia e ce la faremo. La tentazione è sempre in agguato, spia i nostri passi, scruta la nostra debolezza, osserva i momento particolari della nostra vita, vede ogni più piccolo varco che noi lasciamo aperto e subito si insinua nei pensieri, nella mente, nel cuore, nei sentimenti.
La tentazione ha un solo scopo: farci desistere, allontanarci dal Signore. Allontanati dalla grazia e dalla verità, l’abbandono di Dio è conseguenza ineluttabile, certa, sicura.
La tentazione si supera in due modi: pregando il Signore perché ce la faccia sempre scoprire e ci doni la grazia per superarla, vincerla, allontanarci da essa. Se tu penserai da oggi che il Signore e la Madre sua, insieme a tutti gli angeli del cielo ti guardano e ti ascoltano non ti sentirai più sola e non sarai più triste. “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me” (Gv 14,1).
Sac. Francesco Cristofaro
Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected]