La crisi di governo fa il giro del mondo: per la stampa estera l'Italia è nel caos
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La crisi di governo fa il giro del mondo: per la stampa estera l'Italia è nel caos

domenica 29 settembre, 2013

ROMA, 29 SETTEMBRE 2013 - La notizia delle dimissioni dei ministri Pdl, che di fatto aprono una crisi di governo da tempo annunciata, ha fatto il giro del mondo. E non poteva essere diversamente. Fin da ieri sera tutte le più importanti testate giornalistiche internazionali hanno iniziato a riferire su quanto stava accadendo in Italia. Dall’Europa agli Stati Uniti tutte le analisi sembrano concordare sullo stato di caos e confusione politica che vige al momento nel “Belpaese”.[MORE]

A tal proposito è emblematico il titolo del Financial Times che scrive “La coalizione italiana nel caos dopo l’uscita dei ministri di Berlusconi”. Lo stesso giornale d’Oltremanica parla di un governo italiano allo “sbando”, “sull’orlo del collasso”, sottolineando come tale crisi possa avere “gravi ricadute sui mercati”, considerato che già dalla scorsa settimana si rincorrevano le voci di un possibile nuovo declassamento da parte delle agenzie di rating. Sempre dal Regno Unito, anche l’Observer parla di un’Italia “piombata di nuovo nel caos, con Berlusconi che ritira i ministri dalla coalizione”. Una “scelta drammatica”, secondo il quotidiano britannico, che fa cadere il Paese “nell’insicurezza politica e fa aumentare la possibilità di nuove elezioni”. Dello stesso parere l’Independent on Sunday che si sofferma sul grave compito che spetta adesso al premier Letta di dover “ricucire” una nuova maggioranza parlamentare in grado di portare a compimento le riforme economiche necessarie.

Sempre nel Regno Unito tra le prime a dare notizia della crisi italiana, attraverso le sue breaking news, è stata la Bbc. La testata giornalistica inglese ha evidenziato come si tratti di una crisi che si sviluppava già da diverse settimane e che è precipitata negli ultimi giorni con il “primo ministro Enrico Letta che è tornato da New York venerdì 27 settembre con l’obiettivo di prevenire il collasso della coalizione”. Un collasso formalmente addebbitato allo scontro sul fisco, poichè "il Pdl di Berlusconi si oppone a un aumento delle tasse". Ma sempre i giornalisti della Bbc precisano come "i deputati Pdl avevano già minacciato le dimissioni se la commissione del Senato avesse votato la prossima settimana per espellere il proprio leader".  

In Germania, la Bild Am Sonntag titola “I ministri di Berlusconi abbandonano il governo italiano” per poi scrivere di un governo Letta che “rischia la fine” ed indicare nell’incombente decadenza di Silvio Berlusconi dal Senato, a causa della condanna per evasione fiscale, la vera ragione della crisi italiana. Anche lo Spiegel parla di un governo italiano che “rischia di cadere con la coalizione di governo appesa ad un filo”, ma si sofferma sul fatto che la probabile ragione di tale crisi è “la disputa sul futuro politico di Berlusconi” che alla vigilia del suo 77esimo compleanno ha pensato di “fare un regalo a se stesso”. Il Tagesspiegel resta sulla stessa lunghezza d’onda e titola “I ministri di Berlusconi se ne vanno”.

In Francia, Le Figaro pubblica una grande foto di Silvio Berlusconi e titola “Silvio Berlusconi apre la crisi di governo”. Lo stesso quotidiano francese descrive come “la nuova crisi politica a Roma” sia causata dall’accusa rivolta da Berlusconi al premier Letta di “aver violato l’accordo di coalizione” ma ricorda, allo stesso tempo, come il Pdl ha respinto la richiesta di verifica avanzata dal premier Letta. “Italia: il partito di Berlusconi abbandona il governo” è invece il titolo scelto dall’altra importante testata giornalistica francese, Le Monde che parla di un “Silvio Berlusconi che manda in frantumi un governo di coalizione nato con dolore cinque mesi fa”.

In Spagna, El Pais titola “I ministri di Berlusconi si dimettono dal Governo italiano” e spiega come “i ministri del Pdl abbandonano l’esecutivo di Letta prima del probabile via libera alla sospensione in Senato del Cavaliere”. Il quotidiano di Madrid descrive Silvio Berlusconi come “il vecchio giocatore d’azzardo della politica italiana che ha sfoderato il suo coltello, questa volta sul serio, e costretto alle dimissioni tutti i suoi ministri provocando, come aveva fatto con il governo Monti alla fine del 2012, una crisi totale”. “I ministri di Berlusconi assestano un colpo al governo di Letta e presentano le dimissioni” è il titolo di El Mundo. Anche l’altro quotidiano spagnolo paragona Berlusconi ad un “giocatore della politica” la cui mossa bisognerà capire nelle prossime ore se si tratta di un bluff o meno. Secondo El Mundo, infatti, le dimissioni dei ministri Pdl potrebbero essere “una mossa per ottenere alcune concessioni dal primo ministro sulla riforma della giustizia”.

Dagli Stati Uniti, da dove il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è tornato da pochi giorni nel tentativo stridente di convincere i mercati americani della solidità dell’economia italiana, il New York Times si sofferma sulle possibili ripercussioni che la crisi italiana può avere sull’intera Europa: “la nuova crisi politica italiana – scrive il giornale statunitense - innesca una resa dei conti che potrebbe scuotere l’attuale stabilità politica in Europa”. Sempre lo stesso giornale entrando esclusivamente nel merito della questione spiega come l’abbandono dei ministri Pdl potrebbe “non comportare subito la caduta del governo” considerato che restano ancora in ballo altre soluzioni come un “voto di fiducia in Parlamento” o l’impegno deciso del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di “cercare di mettere insieme una nuova maggioranza”. Meno possibilista a riguardo è il Washington Post che spiega come le dimissioni dei ministri di Berlusconi potrebbero portare presto a nuove elezioni. 

(Immagine da ft.com)

Giovanni Maria Elia

 


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