La Bundesbank attacca, Renzi risponde: "Se pensa di farci paura forse ha sbagliato Paese"
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ROMA, 4 LUGLIO 2014 - Dopo i primi attacchi all'Italia, nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo, arrivati da parte del leader dei popolari, Manfred Weber, a parlare è ora il presidente della Bundersbank, e membro del Consiglio direttivo della Bce, Jens Weidmann. Sostenitore del rigore Weidmann dichiara: “I tassi sui titoli di Stato italiani e spagnoli non sono mai stati così bassi. C'è però da temere che questi non vengano usati per fare le riforme ma per finanziare altre spese".[MORE]
Il presidente, chiamando in causa direttamente il premier italiano, nel suo discorso ad un convegno economico della Cdu, ha poi aggiunto: “Il premier italiano Matteo Renzi dice che la fotografia dell’Europa è il volto della noia e ci dice cosa dobbiamo fare”, però "fare più debiti non è il presupposto della crescita", “le riforme non devono essere solo annunciate ma anche realizzate”.
Fonti di Palazzo Chigi, riportate da RaiNews, hanno così replicato: "Se la Bundesbank pensa di farci paura forse ha sbagliato Paese. Sicuramente ha sbagliato governo". Matteo Renzi, dunque, continua a non scomporsi, insistendo sulla necessità di andare avanti con le riforme: "Ecco la prova: lo sanno che stiamo facendo sul serio, altrimenti non ci sarebbero state reazioni come questa", ha affermato in serata il premier.
Già ieri pomeriggio anche lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva sottolineato il percorso fatto dall'Italia, incontrando i commissari del'Euro-esecutivo a Roma, dicendo: "Siamo pienamente consapevoli della necessità di un'ulteriore esplicazione dei nostri impegni per il risanamento finanziario” e per “la riduzione " del "debito pubblico, e il premier Matteo Renzi è stato molto netto nel riaffermare questo impegno, questo dovere per l’Italia”. “Ritengo che abbiamo ancora esigenze serissime da soddisfare in questo senso. Bisogna dire che abbiamo fatto molto: l’aggiustamento della finanza pubblica che c’è stato in Italia negli ultimi anni può sfidare qualsiasi termine di paragone".
(Foto dal sito telegraph.co.uk)
Katia Portovenero